Il venture capital torinese Liftt ha annunciato un investimento di 500 mila euro in Aria Sensing, la start up bresciana che ha brevettato un radar integrato in grado di intercettare qualunque movimento o presenza umana, a partire dal respiro o dal battito cardiaco. L’azienda è impegnata da oltre dieci anni nello sviluppo di circuiti innovativi a radio frequenza basati sull’integrazione fra radar “Human Centric” e la tecnologia Ultra Wide Band (Uwb), che rappresenta il “next connection level” rispetto a standard come il Bluetooth.
Grazie alla costante attività di R&d del team e al know-how proprietario, l’impiego di sensori radar e algoritmi offre un’accuratezza tale da consentire il rilevamento di parametri vitali a diversi metri di distanza, così come di controllare e regolare, tramite semplici gesti, il “comfort setting” all’interno di un ambiente domestico o lavorativo.
Si punta ai sistemi radar Uwb più performanti al mondo
In seguito all’investimento di Liftt, Aria Sensing potrà sviluppare e commercializzare, entro la prima metà del 2023, la nuova generazione di sensori, caratterizzati da un design innovativo, in grado di abilitare ulteriori funzionalità, tra cui il monitoraggio dei segnali vitali di più persone contemporaneamente, la gesture-recognition multidimensionale e la distinzione tra persone diverse all’interno dei veicoli, anche attraverso ostacoli. I nuovi sensori permetteranno inoltre una notevole riduzione del consumo di energia. L’obiettivo di Aria Sensing è quello di realizzare i sistemi radar Uwb più performanti al mondo.
“Aria Sensing è una deep tech start up che rafforza l’esclusiva proposition Hi Tech del portfolio di Liftt, soprattutto grazie a due asset evidenziati dai nostri analisti”, ha commentato Giovanni Tesoriere, Ceo di Liftt. “Il primo è costituito dalla sua tecnologia proprietaria unica al mondo che permette uno spettro amplissimo di potenziali impieghi come, per esempio, all’interno di un medical device per monitorare lo stato cardiaco a una distanza di 10 metri, una possibilità che ad oggi nessun altro device può garantire arrivando al massimo a 1,5 metri. Inoltre, Aria Sensing sta sviluppando un sensore tridimensionale che migliorerà ulteriormente questa capacità aprendo a tutti gli effetti una nuova dimensione della sensoristica”, ha concluso.
“Siamo molto orgogliosi per l’entrata di Liftt nella compagine societaria: si tratta di un passo fondamentale per la crescita della nostra società che ci permetterà di accelerare lo sviluppo di nuove soluzioni sensoristiche in grado di oltrepassare ostacoli come quelli di superfici opache, fumo o nebbia andando quindi a creare le condizioni per migliorare un’ampia gamma di applicazioni, spaziando dalla sicurezza ai processi industriali, per migliorare la qualità del lavoro e della vita delle persone”, ha aggiunto Alessio Cacciatori, Ceo di Aria Sensing. “Ringraziamo quindi il team di Liftt, di grande competenza nel saper intercettare le necessità di start up come la nostra, per aver voluto intraprendere questo percorso”.
Aria Sensing con la sua linea di prodotti produce e commercializza già una serie di dispositivi per il rilevamento di movimento e presenza di persone tramite sensori che, a oggi, risultano essere i più performanti e compatti sul mercato, con top players nel settore della sensoristica tra i suoi clienti. Il potenziale di applicazione dei device di Aria Sensing è molto vasto: dal biomedicale all’Health & Safety, dal consumer electronics all’IoT, dall’Automotive all’Home automation.
Nuovi sensori inerziali in 3D al Politecnico di Milano
Al Politecnico di Milano, invece, è stato realizzato per la prima volta un sensore inerziale completamente stampato, senza l’impiego di tecnologie tradizionali di tipo litografico e sottrattive. Questo grazie alla combinazione della stampa stereolitografica 3D, di una resina termicamente stabile per le componenti che costituiscono la struttura del sensore, con la stampa inkjet di un copolimero a base di Pvdf con proprietà piezoelettriche, e di piste conduttive a base di argento per la rilevazione del segnale elettrico. La stampa di sensori inerziali avviene tramite processi di manifattura additiva, riducendo così tempi di produzione e costi. I sensori inerziali sono dispositivi in grado di catturare il movimento di un oggetto, definendone la posizione nello spazio e le accelerazioni-decelerazioni a cui è sottoposto.
Un’innovazione che è il risultato dello studio da poco pubblicato sulla rivista “Additive manufacturing” da parte di un gruppo di ricercatori del Politecnico di Milano, che dimostra la possibilità di usare una combinazione di tecniche di stampa per la produzione di accelerometri su scala millimetrica, tipicamente utilizzati nelle misurazioni dell’accelerazione a seguito di urti, movimenti, impatti o vibrazioni. I dispositivi sviluppati utilizzano come materiale attivo del sensore inerziale un piezo-polimero, in grado di generare una corrente elettrica quando deformato.