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Smart speaker, la battaglia si sposta in Cina

Canalys: boom degli altoparlanti “intelligenti”, nel 2019 la base installata arriverà a 208 milioni di unità. Gli Usa il mercato principale ma la Cina cresce più di tutti (166%). Amazon e Google devono vedersela con Alibaba e Baidu

Pubblicato il 19 Apr 2019

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Gli smart speaker nel mondo cresceranno quest’anno dell’82,4%, con un vero boom in Cina, Sud Corea e Giappone: la base installata passerà da 114 milioni di unità nel 2018 a 207,9 milioni nel 2019, secondo le ultime proiezioni della società di ricerche Canalys.

Gli altoparlanti per la casa connessa, capaci di interagire con l’utente con i comandi vocali e assistenti virtuali sempre più sofisticati, convincono i consumatori molto più di un device che non ha mai raggiunto numeri da record, il tablet. Canalys prevede il sorpasso nel 2021, quando saranno presenti nelle case dei consumatori di tutto il mondo più smart speaker che computer lavagnetta.

Gli Stati Uniti restano il mercato numero uno in termini di azione dei sistemi che attivano la smart home. Alla fine di quest’anno gli States rappresenteranno il 42,2% della base installata globale di altoparlanti intelligenti e un tasso di crescita del 46% rispetto al 2018. Ma l’Asia orientale, e in particolare la Cina, cresce a ritmi molto più rapidi: +166% per le vendite nella Mainland China, +132% per la Corea del Sud e +131% per il Giappone. Questi mercati offrono le più grandi opportunità per i vendor e gli sviluppatori di applicazioni, vista la numerosità delle famiglie del ceto medio e la propensione ad abbracciare le nuove tecnologie.

Gli altri mercati rilevanti per gli altoparlanti smart sono il Canada, che quest’anno crescerà dell’80%, e due paesi europei: Germania (+49%) e Uk (+47%).

“La crescita della base installata di smart speaker è un’opportunità per creare nuovi modelli di business e far crescere i profitti al di là dei servizi di streaming di musica e altri contenuti audio”, sottolinea Jason Low, analista senior di Canalys. “Gli assistenti smart stanno diventando un mezzo per offrire servizi, dalla sanità all’e-government. I produttori delle piattaforme hanno la responsabilità di assicurarsi che partner e sviluppatori sappiano usare queste piattaforme e i loro assistenti smart per estrarre il massimo valore da ogni interazione con l’utente finale”.

La Cina è una piazza tra le più competitive su scala globale e con la caratteristica, nota Canalys, di escludere al momento i due big americani che dominano il settore, Amazon (con Echo e Alexa) e Google (con Google Home e Assistant). La base installata cinese di smart speaker è di 22,5 milioni di unità a fine 2018 e salirà a 59,9 milioni di unità alla fine del 2019 (+166%) e i vendor locali sono pronti a esplodere sull’onda di questo boom. Il leader di mercato è Tmall Genie (di Alibaba), che salirà quest’anno a uno share del 39%, seguito da Xiao Ai di Xiaomi (25%) e DuerOs di Baidu (24%); brand minori si spartiranno il resto della torta (12%).

In Cina “La differenziazione sull’hardware diventa sempre più difficile mentre i consumatori hanno aspettative sempre più alte sugli altoparlanti e gli assistenti smart”, sottolinea  Low. “I vendor dovranno concentrarsi sulla proposta di un fattore wow di nuova generazione per i loro assistenti virtuali e i loro servizi vocali per spingere ulteriormente l’adozione”.

Canalys prevede anche che nel 2021 gli smart speaker supereranno i tablet per base installata (circa 400 milioni di unità contro 350 milioni). Nel 2023 il distacco sarà netto: gli altoparlanti viaggeranno oltre 500 milioni di unità mentre i tablet sono previsti in discesa, poco sopra 300 milioni di device.

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