Nel corso del 2021 Huawei non solo perderà la terza posizione nella classifica di vendita degli smartphone, ma è anche destinata a uscire dal novero dei primi sei produttori globali. A pesare è senz’altro la vendita del ramo Honor, dedicato agli smartphone a basso costo, resa necessaria dall’inasprimento delle restrizioni statunitensi. È quanto emerge da un rapporto di TrendForce, società di ricerca e analisi di mercato focalizzata sul comparto tecnologico. La compagnia cinese nel 2020 ha venduto 170 milioni di smartphone nel 2020, con una quota di mercato del 30% nell’ambito dei dispositivi 5G. Ma, si legge nel documento, è per l’appunto previsto un drastico calo nel 2021 a causa della rottura con la divisione low cost, che da quest’anno opera in modo indipendente. TrendForce ha previsto che Samsung, Apple, Xiaomi, Oppo, Vivo e Transsion saranno i primi sei produttori di smartphone nel 2021, rappresentando l’80% del mercato globale. Huawei dovrebbe a questo punto attestarsi al settimo posto, al netto di tutte le incertezze determinate dalla pandemia.
L’andamento globale del mercato degli smartphone
Trendforce precisa che a causa dell’impatto del Covid-19, la produzione globale di smartphone si è fermata a 1,25 miliardi di unità nel 2020, un calo record dell’11% su base annua. I primi sei marchi di smartphone classificati in base al volume di produzione per il 2020, in ordine, sono Samsung, Apple, Huawei, Xiaomi, Oppo e Vivo.
Guardando al resto del 2021, TrendForce ritiene che il mercato globale degli smartphone si riprenderà gradualmente man mano che le persone si abitueranno alla “nuova normalità” derivante dalla pandemia. Inoltre, quest’anno vedrà probabilmente un’ondata relativamente forte di domanda di sostituzione di dispositivi, nonché una crescita della domanda nei mercati emergenti. Supponendo che queste condizioni si concretizzeranno, si prevede che la produzione globale annuale di smartphone per il 2021 aumenterà del 9% a 1,36 miliardi di unità.
Tuttavia, come accennato, l’emergenza sanitaria rimarrà la variabile centrale (o la più grande incertezza) nella proiezione della produzione perché continuerà a esercitare un’influenza significativa sull’economia globale. Oltre alla pandemia, l’andamento dei brand di smartphone nel corso del 2021 potrebbe risentire anche delle instabilità geopolitiche e della mancanza di capacità produttiva disponibile nel mercato delle fonderie di semiconduttori.
L’immediato futuro del 5G
Trendforce azzarda previsioni anche sul tasso di penetrazione degli smartphone 5G, che dovrebbe aumentare al 37% nel 2021, mentre la produzione sarà ancora limitata dalle limitate capacità degli impianti. Grazie alla spinta aggressiva del governo cinese per la commercializzazione del 5G nel 2020, la produzione globale di smartphone 5G per l’anno ha raggiunto circa 240 milioni di unità, un tasso di penetrazione del 19%, con i marchi cinesi che rappresentano quasi una quota di mercato del 60%. Sebbene il 5G rimarrà un argomento importante nel mercato degli smartphone quest’anno, vari Paesi riprenderanno anche la loro infrastruttura 5G e i produttori di processori mobili continueranno a rilasciare chip 5G di fascia bassa e di fascia media. Ecco perché il tasso di penetrazione degli smartphone 5G dovrebbe subire un rapido aumento, raggiungendo una produzione annua di circa 500 milioni di unità.