MICROELETTRONICA

Stm Catania, sfida ai semiconduttori cinesi: via libera Ue ai nuovi investimenti

Si lavorerà a semiconduttori di ultima generazione “resistenti alla competizione di costo che viene dai paesi asiatici”. Disco verde per il contributo pubblico del contratto di sviluppo. Il Mise: “Ora ulteriori attività di R&S tecnologica e di prodotto”

Pubblicato il 14 Ott 2016

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La Commissione europea approva il contratto di sviluppo che prevede un contributo pubblico nel progetto di St-Microelectronics di realizzare nuovi investimenti nello stabilimento di Catania sui semiconduttori di ultima generazione. A darne notizia è in un comunicato il ministero dello Sviluppo economico, che sottolinea come a condurre a questo risultato sia stato anche l’“efficace lavoro di raccordo” di Bruxelles con il Mise.

“Si tratta in assoluto del primo grande progetto in area 107-3a che l’Esecutivo comunitario ha approvato ai sensi degli Orientamenti a finalità regionale 2014-2020” specifica il Mise, sottolineando come il progetto di investimento notificato e approvato riguarda l’ampliamento della capacità produttiva della linea 200 mm per semiconduttori di potenza nello stabilimento di Catania, la cui posizione come importante cluster specializzato nell’ambito dell’elettronica di potenza viene in tal modo ad essere ulteriormente rafforzata.

“L’obiettivo – conclude il ministero – è di realizzare a Catania prodotti a rapida crescita e più elevato valore aggiunto, quindi maggiormente resistenti alla competizione di costo che viene dalle aree asiatiche, grazie anche ad ulteriori attività di R&S tecnologica e di prodotto”.

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