IL CASO

Tesla, 11 incidenti “sospetti” per le self driving car: al via inchiesta negli Usa

A indagare è la National Highway Traffic Safety Administration: sotto esame 765mila vetture con il pilota semiautomatico messe sul mercato dal 2014 a oggi. Gli scontri, tutti con veicoli in sosta d’emergenza, hanno causato una vittima e 17 feriti

Pubblicato il 16 Ago 2021

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Il sistema di pilota semiautomatico montato a bordo dei veicoli Tesla finisce sotto la lente dell’agenzia nazionale statunitense per la sicurezza stradale, la National Highway Traffic Safety Administration. La decisione arriva dopo che i mezzi della casa di Elon Musk hanno totalizzato nel tempo 11 incidenti “sospetti”, per la maggior parte contro auto parcheggiate in sosta d’emergenza, con il bilancio di un morto e 17 feriti. In tutto l’indagine formale riguarda 765mila autovetture, la maggior parte delle quali immesse sul mercato statunitense a partire dal 2014, Model Y, Model X, Model S e Model 3. Il sistema Autopilot di Tesla prevede che le auto possano sterzare o frenare automaticamente, senza cambiare corsia di marcia, per evitare incidenti.

“La maggior parte degli incidenti è  avvenuto dopo il tramonto e le scene degli incidenti riscontrate includevano misure di controllo della scena come luci del veicolo del primo soccorritore, razzi, una freccia illuminata e coni stradali” sottolinea l’authority statunitense. Prima di arrivare ad aprire l’indagine l’agenzia governativa aveva esaminato complessivamente 31 incidenti avvenuti a partire dal 2016, 25 dei quali hanno coinvolto Tesla Autopilot, in conseguenza dei quali 10 persone hanno perso la vita. Nello specifico delle auto Tesla, queste si sono schiantate contro un semirimorchio che attraversava di fronte a loro, contro veicoli di emergenza e una barriera stradale.

L’iniziativa della Nhtsa arriva dopo che l’agenzia aveva chiesto a giugno alle case automobilistiche di segnalare tutti gli incidenti che avessero coinvolto i sistemi di guida semiautomatica o automatica. Secondo quando verificato dall’authority, i sistemi di autopilot avrebbero difficoltà a riconoscere i veicoli in sosta d’emergenza.

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