Xerox vuole comprare Hp e mettere a segno uno storico matrimonio nell’industria americana dell’hardware per ridare linfa ad attività in affanno nell’era del digitale. Il big delle stampanti Hp ha confermato di aver ricevuto l’offerta di takeover da Xerox dopo una serie di incontri in cui le due aziende hanno sondato la possibilità di una fusione. Secondo i media Usa, Xerox ha proposto una valutazione di 22 dollari per azione per Hp, un premio del 20% circa sul prezzo dei titoli di martedì; il deal vale complessivamente 27 miliardi di dollari e l’azienda americana delle fotocopiatrici ha bisogno di un prestito di almeno 20 miliardi per chiudere la transazione.
Il sì non è scontato. Hp Inc. (la metà della ex Hp che si occupa di Pc e stampanti dopo la separazione dal ramo server nel 2015) ha indicato che valuterà la proposta scegliendo il percorso migliore per la sua crescita e l’interesse degli azionisti, ma, secondo Bloomberg, non è del tutto convinta delle sinergie con Xerox: l’azienda di Palo Alto non esclude l’opportunità di un merger con un partner dell’industria It ma Xerox non le sembra il candidato migliore per gestire una fusione complessa e costosa.
Benefici per 2 miliardi di dollari?
Hp, uno dei maggiori produttori mondiali di stampanti, e Xerox, big delle fotocopiatrici, sono alle prese con un’attività in contrazione. Entrambe le aziende hanno finora reagito tramite programmi di riduzione dei costi. Hp sta valutando un nuovo piano di ristrutturazione che porterà a ridurre il personale del 16% per la fine dell’anno fiscale 2022, mentre Xerox ridurrà quest’anno le sue spese di 640 milioni di dollari, ennesima cura dimagrante per l’azienda del Connecticut. Unire le forze con Hp, però, potrebbe far risparmiare almeno 2 miliardi di dollari, dal punto di vista di Xerox. C’è lo scoglio del debito ma Xerox avrebbe già ottenuto un via libera da Citigroup per i finanziamenti necessari all’acquisizione di Hp.
Più cauta Hp. “Abbiamo piena fiducia nella nostra strategia di lungo periodo e nella nostra capacità di posizionarci sul mercato per avere successo pur in un’industria in evoluzione, soprattutto perché abbiamo diverse leve da sfruttare per creare valore”, ha dichiarato il vendor californiano. Dopo la separazione da Hewlett-Packard Enterprises (il ramo server dell’azienda) Hp si è tenuta lontana dalle operazioni di fusione e acquisizione concentrandosi sui conti, la riduzione del debito e la remunerazione degli azionisti. Fa eccezione l’acquisizione del ramo printing di Samsung, un deal da 1,05 miliardi di dollari che allarga la presenza di Hp nello stesso settore delle fotocopiatrici in cui eccelle Xerox.
Xerox ha chiuso con Fujifilm
In un’operazione separata Xerox ha reso noto che riceverà 2,3 miliardi di dollari dalla partner Fujifilm come quota nella loro joint venture, Fuji Xerox. Si chiude così un’alleanza durata quasi 60 anni e che era entrata in crisi l’anno scorso dopo un fallito tentativo di merger. Il pressing dell’attivista investitore di Xerox Carl Icahn ha infatti spinto l’americana a tirarsi indietro dal deal, ma a quel punto Fujifilm ha minacciato di far causa, sostenendo una violazione dell’intesa (del valore di 6,1 miliardi di dollari) ormai siglata. Ora il contenzioso si chiude con Fujifilm che compra il 25% di Xerox nella joint venture Fuji Xerox e rinuncia alla causa da 1 miliardo di dollari per la rottura degli accordi sul takeover.