3 Uk in allarme: il più piccolo operatore di telefonia mobile del
Regno Unito teme di rimanere vittima di un nuovo ciclo di
consolidamento nell’industria del wireless britannica se non
riuscirà a assicurarsi parte dello spettro che sarà messo
all’asta nel 2012. Il Ceo di 3 Kevin Russell ha chiesto
all’ente regolatore Ofcom di introdurre regole certe che diano
alla sua azienda maggiori possibilità di acquistare le onde
radio.
Tutti gli operatori di telefonia mobile in Gran Bretagna hanno
bisogno di nuovo spettro per far fronte al boom della richiesta di
banda da parte dei clienti di smartphone e tablet. L'asta per
lo spettro è prevista per il primo trimestre del 2012: sarà la
più grande gara per la vendita di onde radio mai tenuta nel Regno
Unito e consentirà agli operatori di realizzare reti basate sulla
tecnologia wireless di quarta generazione.
In Paesi come Giappone e Stati Uniti i consumatori già godono dei
benefici delle reti 4G, che permettono una navigazione Internet
più veloce in mobilità, ma è improbabile che tali benefici
tocchino gli utenti britannici prima del 2013-2014. Il Regno Unito
è in ritardo nella realizzazione delle reti 4G, perché gli
operatori da anni litigano su come spartirsi le frequenze.
Il compito del governo e dell'authority, che si preparano a
pubblicare questo mese le regole per l'asta dello spettro, non
è facile, nota il Financial Times: dovranno conciliare
l’esigenza di ricavare il profitto più alto possibile per lo
Stato con quella di garantire il massimo della concorrenza dopo
l'asta.
Russell sostiene che esista il rischio che i concorrenti di 3
(Everything Everywhere, O2 e Vodafone) scavalchino il piccolo
operatore e acquistino la maggior parte o tutte le frequenze
all’asta. "I big potrebbero trovare nell’asta
l’occasione per spingere 3 fuori dal mercato”, afferma il Ceo.
"Se 3 viene tagliata fuori dall’asta dello spettro, vi sarà
un nuovo consolidamento".
Se 3 non potrà acquistare sufficiente spettro, infatti, la sua
scala diverrà così piccola rispetto alle rivali da renderle
sempre più difficile continuare la sua attività di operatore di
rete. La capogruppo Hutchison Whampoa, dicono gli analisti,
potrebbe trovarsi nella difficile posizione di cercare di vendere
un business divenuto poco attraente.
La Gran Bretagna ha già attraversato una fase di consolidamento,
con il numero di operatori di rete ridottosi da cinque a quattro in
seguito alla fusione di Orange Uk di France Telecom con T-Mobile Uk
di Deutsche Telekom lo scorso anno (la nuova società si chiama
Everything Everywhere).
L’asta del prossimo anno riguarda la vendita delle frequenze
nelle bande degli 800 MHz e 2.6 GHz ed è probabile che gli
operatori vorranno comprare onde radio su entrambe le frequenze per
le loro reti 4G. Per proteggere la sua posizione nell’asta, 3
chiede alla Ofcom di imporre un tetto su quanto spettro un singolo
operatore mobile può possedere sotto la banda di 1 GHz. La
richiesta deriva dalla considerazione che O2, di proprietà di
Telefonica, e Vodafone già possiedono spettro sotto 1 GHz –
nella banda dei 900 MHz – che è adatta per estendere le loro reti
dalle zone urbane a quelle rurali. Russell sottolinea che i governi
e gli enti regolatori di altri Paesi europei, come la Germania,
hanno già utilizzato tetti del genere nelle loro aste, mentre
altri, tra cui la Spagna, li hanno proposti per aste future.
Altro punto su cui il Ceo di 3 ha da ridire è la decisione del
governo e del regolatore di permettere ai concorrenti di 3, dopo la
minaccia di adire alle vie legali da parte di O2, di riutilizzare
il loro spettro 2G per il 3G. Questo significa che Everything
Everywhere, O2 e Vodafone hanno oggi quantità di spettro molto
superiore a 3 per i servizi di terza generazione, sebbene la Ofcom
sostenga che la sua decisione non abbia distorto la
concorrenza.
Le norme che la Ofcom si appresta a proporre per l’asta del
prossimo anno rischiano insomma di scatenare una nuova disputa tra
gli operatori mobili, anche perché la richiesta da parte di 3 di
un tetto per lo spettro sotto 1 Ghz trova d’accordo Everything
Everywhere, ma contrarie O2 e Vodafone. “Non vi è nessuna
ragione per mettere un limite allo spettro sotto 1 Ghz che si può
acquistare, altrimenti tutti gli operatori resterebbero esclusi
dalla banda degli 800 Mhz”, ha subito obiettato Ronan Dunne, capo
di O2 Uk.