BANDA ULTRALARGA MOBILE

5G, Cellnex firma la rete dell’ospedale di Bergamo simbolo della lotta al Covid

Il sistema costituito da una rete Das (Distributed antenna system) e small cell multi-operatore; è cablato in fibra, 5G-ready e apre le porte all’IoT per la sanità digitale

Pubblicato il 12 Mag 2021

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L’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha da oggi una rete mobile di ultima generazione per i suoi dipendenti, pazienti e visitatori grazie alla collaborazione con Cellnex. L’operatore europeo indipendente d’infrastrutture di Tlc wireless ha installato e collaudato un sistema di connessione formato da una rete Das (Distributed antenna system) e small cell multi-operatore.

Questo sistema, attivato presso il luogo divenuto simbolo nella lotta all’epidemia in una delle provincie d’Italia più colpite dal Covid-19,  potenzia la rete cellulare esistente garantendo una piena e pari copertura di segnale a tutti gli operatori di telefonia mobile e apre le porte all’implementazione di servizi avanzati di e-health.

Con questo progetto Cellnex continua nel processo di crescita organica in Italia che prevede l’estensione e lo sviluppo di infrastutture digitali dedicate per il potenziamento della rete cellullare pubblica esistente.

Rete predisposta per il 5G

L’impianto Das, costituito da una fitta rete di mini-antenne a basso impatto visivo, è cablato in fibra e predisposto per lo standard 5G. Grazie a questa infrastruttura di rete neutrale è, infatti, possibile garantire a tutto il personale sanitario e ai visitatori dell’Ospedale elevate performance di connessione (dati e voce) anche in situazioni di particolare sovraffollamento. L’impianto Das è, inoltre, caratterizzato, da un basso impatto elettromagnetico che lo rende particolarmente adatto a questo tipo di strutture considerata la presenza di dispositivi medici sensibili.

Cellnex al fianco dell’ospedale di Bergamo

L’Ospedale Papa Giovanni XXIII è una struttura di alta specializzazione con 1.200 posti letto che fa parte dell’omonima Azienda socio sanitaria territoriale (Asst), la più importante struttura sanitaria della Provincia di Bergamo.

L’Ospedale è composto da 7 torri di 5 piani e ognuna di queste collegata ad un’unica piastra centrale. Questa piastra venne già coperta da Cellnex con un impianto Das nel 2012, anno di apertura dell’ospedale, a cui nel 2014 si aggiunse la copertura dell’auditorium portando a circa 270.000 mq la superifice connessa. Nel 2020, nel pieno della pandemia, Cellnex iniziò i lavori per la progettazione e l’installazione della rete Das anche in tutti i 5 piani della Torre 2, compreso il reparto di pediatria, per ulteriori 10.000 mq.

Il sistema Das abilita le applicazioni IoT per la sanità

Con l’arrivo della nuova generazione di reti mobili come il 5G,  il sistema Das installato da Cellnex fungerà anche da facilitatore per la struttura ospedaliera bergamasca nel percorso di integrazione dei sistemi cellulari con nuovi sistemi It. L’impianto Das è, infatti, l’infrastruttura di rete necessaria ed abilitante per le innovative applicazioni IoT in ambito sanitario, come il controllo remoto in real-time richiesto dalla chirurgia robotica e la gestione degli applicativi della telemedicina in realtà virtuale e aumentata come l’assistenza e il monitoraggio dei pazienti a distanza.

“Per garantire alle strutture indoor l’accesso alle potenzialità e alle prestazioni offerte dalle innovazioni tecnologiche legate alla diffusione del 5G è indispensabile avere un’infrastruttura Das composta da mini antenne multi-operatore”, dichiara Paolo Gillio, Senior business development Enterprise  & PA di Cellnex Italia. “Siamo orgogliosi di aver completato in tempi record questo progetto per l’Ospedale di Bergamo in quanto ha garantito al personale sanitario, e a tutti i visitatori, la possibilità di accedere fin da subito ad una rete mobile stabile, veloce ed efficiente e, nel breve futuro, ai più moderni strumenti e servizi legati alla sanità digitale”.

Fabrizio Zampoleri, Responsabile delle telecomunicazioni dell’Ospedale Papa Giovanni XXII commenta: “La qualità del segnale della rete cellullare era già stata analizzata durante le fasi di costruzione dell’ospedale, aperto nel dicembre del 2012. Già da subito si era evidenziata un’insufficiente copertura nelle zone interne alle 7 Torri, ma soprattutto nella parte centrale dell’edificio, la Piastra. Scartata l’ipotesi di convogliare semplicemente il segnale ‘aereo’ dall’esterno verso l’interno, ci siamo orientati verso una soluzione che garantisse un’ottima copertura e allo stesso tempo flessibile, ampliabile, ‘semplicemente’ aggiungendo nuove unità remote e micro-antenne, principalmente nei tre piani della Piastra e nelle zone con maggiore afflusso di pazienti e visitatori, quali l’Hospital street, il Centro unico prenotazioni, il Centro prelievi, e in quelle aree che nel corso degli anni sono state modificate o adibite a nuovi servizi. Inoltre, Cellnex ha il vantaggio di interagire direttamente con gli stessi operatori”.

Italia secondo mercato per Cellnex

Nei giorni scorsi Cellnex ha pubblicato i risultati del primo trimestre 2021, con ricavi a 506 milioni di euro (+41%) ed Ebitda a 381 milioni (+47%) dopo il consolidamento delle acquisizioni degli attivi realizzati nel corso del 2020 oltre ai primi mesi del 2021. L’Italia è il secondo mercato più importante, con il 18% dei ricavi del gruppo.

Al 31 marzo Cellnex conta con un totale di 68.350 siti operativi (4.470 in Austria, 1.322 in Danimarca, 10.550 in Francia, 1.781 in Irlanda, 10.634 in Italia, 924 nei Paesi Bassi, 7.428 in Polonia, 5.081 in Portogallo, 10.329 in Spagna, 2.520 in Svezia, 5.315 in Svizzera e 7.996 nel Regno Unito) cui si aggiungono 3.373 nodi Das e small cell (40% circa in più rispetto al 2020).

Da gennaio, Cellnex ha annunciato operazioni di crescita in Francia, Olanda e Polonia con un investimento complessivo di circa 9 miliardi di euro. Ha anche realizzato l’integrazione delle attività di Ck Hutchison in Svezia e Play in Polonia. Una volta chiusi tutti gli accordi di acquisizione e attuazione in corso, Cellnex opererà con circa 129.000 torri e siti di telecomunicazioni in un totale di dodici Paesi europei.

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