La leadership europea nello sviluppo di tecnologie per la connettività è un esempio di come la regione è stata in grado di crearsi un vantaggio competitivo, che però attualmente è a rischio. Servono però azioni politiche urgenti per salvaguardare la competitività dell’Europa nello sviluppo tecnologico rispetto ad altre regioni. È il messaggio che emerge dal summit New Industrial Ambition for Europe, organizzato a Bruxelles da Ericsson e Nokia con il supporto di Asml e Sap.
I numeri uno di Ericsson e Nokia, Börje Ekholm e Pekka Lundmark, si sono espressi sulla necessità di un’azione urgente a sostegno del settore tecnologico europeo. Il summit è la prima occasione in cui le due società si uniscono per organizzare e promuovere un’iniziativa di visione industriale – il che sottolinea l’importanza e l’urgenza che il tema riveste per entrambe le aziende.
“Il vertice”, si legge in una nota congiunta, “mirava a stimolare un impulso concreto nell’Ue per attuare le azioni necessarie a garantire il futuro successo della digitalizzazione europea – tra cui la creazione di un ambiente normativo più favorevole e interventi per aumentare la capacità di attrarre investimenti nella regione”.
Hanno partecipato figure politiche di primo piano – tra cui Henna Virkkunen, vice presidente esecutivo della Commissione Europea per la Sovranità Tecnologica, Dariusz Standerski, vice ministro degli Affari Digitali della Polonia e l’ex primo ministro italiano Enrico Letta – che hanno discusso di come l’Europa possa agire rispetto agli ammonimenti lanciati dai ceo delle aziende tech europee e alle raccomandazioni dei rapporti dello stesso Letta e di Mario Draghi.
La necessità di spingere sulle reti
Le raccomandazioni del report Draghi sul futuro della competitività Europea, diffuso nel settembre 2024, comprendono una varietà di azioni per favorire l’innovazione, incentivare gli investimenti in tecnologie chiave, creare scalabilità e ridurre la frammentazione. Temi affrontati anche nel rapporto di Enrico Letta “Much More than a Market” diffuso nell’aprile 2024.
I ceo partecipanti all’evento hanno sottolineato come sia necessario che le reti, spina dorsale dell’economia e dell’innovazione futura in Europa, siano sicure e affidabili. La connettività evoluta è essenziale anche per digitalizzare la difesa. Il 5G Security Toolbox è vitale e deve essere esteso a tutte le tecnologie di telecomunicazione, e tutti gli stati membri devono completarne l’implementazione.
Considerando l’inizio del nuovo mandato della Commissione Europea un momento cruciale per agire, i partecipanti al summit hanno evidenziato che riforme urgenti sono essenziali per garantire la futura competitività dell’Europa, la sua prosperità e la sua influenza globale.
“Nel mio rapporto ho evidenziato l’urgente bisogno dell’Europa di accelerare gli investimenti in infrastrutture di connettività evoluta per garantirsi il futuro”, ha dichiarato Enrico Letta. “Tuttavia, per migliorare la competitività dell’Europa nell’economia digitale globale è essenziale non solo permettere un maggiore consolidamento del settore telco, ma anche dare priorità a investimenti sostanziali in connettività avanzata. Focalizzarsi su questo è vitale per chiudere i divari di connettività nel continente e assicurarsi che l’Europa resti all’avanguardia nell’innovazione tecnologica.”
La strategia di Ericsson e Nokia
Börje Ekholm, presidente e ceo di Ericsson, ha precisato: “La convergenza di quattro leader tecnologici mette i decisori degli Stati membri di fronte all’urgenza di intervenire sull’economia europea. Aziende come Ericsson investono già in misura sproporzionata in R&D in Europa. Se altre regioni continuano a correre più veloce, questo modello non può sopravvivere. Quelle regioni stanno cogliendo le opportunità disponibili con investimenti, politiche e sostegno normativo. L’Europa non lo fa. Eppure la soluzione è ben nota. L’Ue deve attuare le raccomandazioni dei rapporti Draghi e Letta per consentire al settore tecnologico di fare la sua parte nel garantire la futura prosperità europea.”
Per Pekka Lundmark, presidente e ceo di Nokia, “la competitività europea ha già un piede nella fossa. Il nostro Pil reale è inferiore del 30% a quello degli Stati Uniti, la quota dell’Ue nella classifica Fortune Global 500 è ancora in calo e il nostro futuro digitale sembra meno sicuro che mai. La buona notizia è che possiamo ancora invertire la rotta. L’Europa deve creare un ambiente in cui le imprese vogliano investire, soprattutto in tecnologie come l’intelligenza artificiale, il cloud e la connettività avanzata. Questo non può essere fatto nel corso di un decennio. L’Europa deve agire subito su questioni come il 5G Toolbox e le operazioni di fusione tra aziende telco. Se l’Europa riesce a gestire bene questo passaggio, ha un’opportunità enorme. Draghi e Letta hanno già fornito il quadro di riferimento. Quindi, agiamo”.
Le due aziende hanno quindi tracciato una roadmap per trasformare in azioni concrete la strategia evidenziata:
Applicare pratiche commerciali eque; ritirare proposte dannose come l’attuale proposta legislativa sui Brevetti Standard Essenziali.
Implementare i rapporti Draghi e Letta per favorire l’innovazione, incentivare l’investimento in tecnologie chiave, permettere scalabilità e ridurre la frammentazione.
Rafforzare la Ricerca e Sviluppo, l’accesso al capitale, il sostegno ai campioni tecnologici.
Ridurre e semplificare le normative e applicare il mercato unico digitale.
Implementare pienamente il 5G Security Toolbox: 5G e fibra sono critici per la digitalizzazione. Reti sicure e affidabili sono vitali per la resilienza economica e per l’innovazione.
Riformare le line guida sulla concorrenza e su fusioni e acquisizioni (M&A) per sostenere il consolidamento del mercato.
Stabilire obiettivi chiari per la diffusione del 5G e riequilibrare i costi delle licenze per lo spettro con l’implementazione della rete.
Allineare la connettività con gli obiettivi green dell’Europa.