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5G e intelligenza artificiale, ecco la Next Mobile Economy targata Samsung

Le tecnologie di nuovissima generazione sono una leva cruciale per espandere il business. Il 23 novembre a Milano riflettori puntati sulla strategia del colosso coerano per sostenere la digital disruption delle imprese

Pubblicato il 16 Nov 2018

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Tutte le aziende, a qualsiasi settore appartengano e di qualunque dimensione, devono rispondere alla sfida della digital disruption per restare competitive, per rispondere alle esigenze dei propri interlocutori in modo più veloce e puntuale, per trattenere i giovani talenti. A quest’ultimo proposito, secondo un’indagine della business school Insead, circa due terzi dei millennial identificano nelle capacità digitali (applicazioni, servizi, dispositivi) garantite a un impiegato un fattore fondamentale per occuparsi dei suoi compiti, ma solo circa il 40% pensa che l’azienda dove lavora sia all’altezza delle proprie aspettative.

Abbracciare l’era digitale, una vera e propria rivoluzione all’interno delle aziende che deve partire dall’IT e andare a toccare tutte le divisioni, significa anche sfruttare la tecnologia mobile e contribuire a realizzare quella che Samsung ha definito la Next Mobile Economy. Le tecnologie della mobility sono una leva fondamentale da attivare per cambiare i processi e, più in generale, il modo di svolgere i propri compiti professionali. Alcune stime dicono, per esempio, che entro il 2020 circa la metà della forza lavoro svolgerà la sua attività da remoto. Il cambiamento è in atto, basti pensare che, secondo l’indice Stantdard&Poor, nei prossimi 10 anni il 75% delle più grandi aziende verrà sostituito da nuove realtà.

Proprio le nuove tecnologie e metodologie di organizzazione e lavoro saranno dunque tra le protagoniste principali dell’ormai tradizionale Samsung WOW – Wide Opportunities World, il Business Summit dell’azienda che quest’anno ha come sottotitolo, appunto: Next Mobile Economy. L’evento si svolgerà il 23 novembre a Milano e sancisce l’impegno dell’azienda nel volersi proporre come partner tecnologico di riferimento per la trasformazione in chiave mobile.

Più nello specifico, l’appuntamento sarà l’occasione per il colosso coreano di ribadire il proprio approccio alla mobility per il business che si basa su 4 elementi fondamentali: collaboration (per favorire e promuovere la possibilità di dialogo e comunicazione al fine di aumentare la produttività); personalizzazione per rispondere alle esigenze specifiche delle varie realtà organizzative; il controllo, affinché il proliferare di servizi mobile non avvenga a scapito della possibilità di monitorare i device con cui si lavora, ma anzi ne venga semplificata la gestione; la sicurezza e, in questo senso, la piattaforma Samsung Knox, integrata nei dispositivi, garantisce tantissime funzioni che mettono al riparo applicazioni e dati.

Le tecnologie utili a rendere concreto l’approccio Samsung alla mobility e, in generale, la digital transformation in azienda sono 5 e rappresentano i principali argomenti trattati durante la manifestazione.

In particolare, si parlerà di intelligenza artificiale, un concetto molto esteso che Samsung declina in diversi aspetti. In primo luogo, per aiutare i propri clienti finali: l’interfaccia intelligente Samsung Bixby è infatti l’assistente virtuale preinstallato sugli smartphone per consentire agli utenti di interagire con device, servizi e applicazioni in modo semplice e istintivo.

In Samsung, invece, l’intelligenza artificiale è utilizzata sotto forma di robot software che si occupano del completamento automatico dei flussi di lavoro; inoltre sono usati chatbot che forniscono servizi di helpdesk e customer care h24. Guardando al futuro, in occasione della giornata milanese, non mancheranno riferimenti a tutte le possibilità che si potranno aprire con il potenziamento delle capacità di auto-apprendimento combinato a funzionalità come la context-awareness (si tratta di quell’abilità di “percepire il contesto”, cioè di individuare le informazioni utili, separandole dal rumore di fondo, tutto quell’insieme di variabili che possono inficiare comprensione e apprendimento da parte dei sistemi intelligenti).

Le tecnologie che consentono di arricchire la realtà (augmented reality) o di creare mondi alternativi esplorabili e interattivi (virtual reality) consentono sempre più di fornire una serie di servizi che semplificano le attività perché consentono di annullare i limiti di spazio. Basti pensare a quanto può essere utile visitare, mediante software e dispositivi per la realtà virtuale, un edificio o un immobile in costruzione; alla diffusione dei cataloghi online nel fashion; alle opportunità relative alla formazione in aula o da remoto eccetera.

Inoltre, Frost & Sullivan ha calcolato che entro il 2020 vi saranno 20 miliardi di oggetti smart dislocati nel mondo (dagli smartphone alle auto, dai macchinari industriali agli elettrodomestici). Si tratta di oggetti che generano e scambiano dati, una sfida imponente per coloro che devono gestire il tutto, naturalmente a distanza, assicurandosi che decisioni eventualmente prese in autonomia dalle macchine (si pensi alle auto a guida autonoma) conducano a comportamenti corretti e sicuri. È la sfida dell’IoT.

Le reti accompagneranno questi cambiamenti, da un lato, come appena detto, per mettere in contatto gli oggetti e, naturalmente, supporteranno la diffusione il lavoro mobile. Il 5G promette infatti una velocità di trasmissione dati superiore a quella garantita dai network cablati e real time, per una comunicazione senza soluzione di continuità. Inevitabilmente l’interesse di Samsung è dunque puntato sul 5G, anche perché, secondo il GSMA Intelligence report, 1,3 miliardi di persone saranno raggiunte dal 5G già nel 2025.

Infine, come già anticipato, la sicurezza di dati e applicazioni deve essere alla base di tutte le innovazioni tecnologiche: anche questo aspetto fondamentale della nuova rivoluzione tecnologica, sarà uno dei temi centrali sui cui clienti e partner di Samsung si confronteranno.

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