Gli italiani non sono convinti che il 5G sia sicuro. Anzi, continuano a interrogarsi sui possibili danni per la salute, compreso il timore che la nuova tecnologia mobile sia in qualche modo capace di diffondere il coronavirus, una delle più grandi fake news che si sono diffuse sul 5G. È quanto emerge da uno studio di Prolifics Testing basato sulle ricerche online sul 5G condotte tramite Google. Nella classifica dei più scettici l’Italia è nona, con una media di 12.910 search al mese che esprimono dubbi e preoccupazioni sul 5G.
Il Paese numero uno per scetticismo sono gli Stati Uniti, dove Prolifics Testing ha registrato 374.700 search online che esprimono riserve sul 5G ogni mese, oltre mille al giorno.
Il secondo Paese più scettico è il Regno Unito con 93.400 search al mese in cui i britannici mettono in dubbio i vari aspetti del 5G.
Il 5G fa male?
Prolifics Testing ha utilizzato lo strumento di online analytics Ahrefs per condurre la sua ricerca sulle search online sul 5G in 155 Paesi. La società ha individuato e raggruppato una serie di ricerche ricorrenti su Google sul nuovo standard mobile come “Il 5G è pericoloso?”, “Il 5G è sicuro?”, “Il 5G provoca danni?”, “Il 5G fa male alla salute?” e anche “Il 5G causa/diffonde il coronavirus?”.
La classifica che ne è scaturita (che va da uno a venti, dal più al meno scettico) posiziona dopo Usa e Uk l’Australia (32.970 “ricerche scettiche” al mese) e il Canada (22.680), facendo dei paesi anglosassoni i più preoccupati da possibili rischi per la salute o di dannosità di qualunque altro tipo del 5G.
La top ten degli scettici è completata da Polonia, Germania (sesta), Olanda, SudAfrica, Italia e Francia. La Spagna è undicesima.
La Danimarca è il Paese più fiducioso
Sul fronte opposto ci sono i Paesi in fondo alla classifica, che in questo caso rappresentano il dato positivo: il minor grado di scetticismo. La Danimarca guida in ventesima posizione con una media di 1.410 search online scettiche al mese. A salire ci sono l’Austria, il Messico, il Belgio, la Nuova Zelanda, l’Irlanda, la Svezia, la Nigeria e la Turchia (12ma).
Il volume di dati delle ricerche online usato da Prolific Testing per ciascun Paese rappresenta la media mensile di search sul web.
Sono tanti i pregiudizi che si sono diffusi in merito alla nuova tecnologia mobile, come dimostrano le query su Google. La pandemia di Covid-19 ne ha aggiunti di nuovi, come il timore del tutto infondato che le onde elettromagnetiche del 5G possano diffondere il virus. A inizio mese l’Osservatorio di SosTariffe.it ha individuato e smentito le 5 principali “leggende” ancora in circolazione sulla tecnologia.