IL PIANO

5G, il traguardo di Inwit: oltre 100 ospedali pronti per la rivoluzione



Indirizzo copiato

Realizzate le infrastrutture per la copertura dedicata multi-operatore in grado di garantire il segnale anche indoor grazie alla tecnologia Das. Sprint alla telemedicina e ai servizi innovativi. Golinelli: “Una sanità moderna e vicina alle esigenze dei pazienti non può prescindere da una rete stabile e veloce”

Pubblicato il 6 mag 2024



sanita_534724840

La modernizzazione e l’efficientamento del sistema sanitario passa dalla digitalizzazione e la diffusione di servizi di assistenza remota. Un percorso che mette a dura prova le infrastrutture esistenti e richiede interventi urgenti di aggiornamento di capacità e manutenzione.

Il Pnrr stanzia per la Missione 6 – Salute un finanziamento di 19,7 miliardi con l’obiettivo d rivedere i processi di cura e ottenere un più efficace collegamento tra ricerca, analisi dei dati e programmazione delle attività. Gran parte delle risorse è destinata a migliorare le dotazioni infrastrutturali e tecnologiche per rendere gli ospedali sostenibili, sicuri e attenti alla cura del paziente.

In questo contesto un ruolo chiave lo gioca il 5G: la quinta generazione mobile è in grado di offrire una connessione a bassa latenza e una maggiore larghezza di banda, elementi essenziali per le applicazioni che consentono e abilitano l’assistenza sanitaria da remoto.

Inoltre, velocità e bassa latenza sono fondamentali anche per il crescente utilizzo dei dispositivi IoT nel settore sanitario.

Il piano di Inwit

E la digitalizzazione degli ospedali italiani procede a passo spedito anche grazie al piano di Inwit. Ad oggi sono oltre 100, ad oggi, le strutture sanitarie che il principale tower operator italiano ha abilitato per la connessione di rete mobile, anche in 5G, attraverso infrastrutture per la

copertura dedicata multi-operatore per location indoor Das (Distributed Antenna System). Le strutture sanitarie che hanno scelto di essere connesse sono sia private sia pubbliche, per un totale di oltre 50mila posti letto, e sono equamente distribuite su tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda il Nord, 21 delle strutture connesse si trovano in Lombardia, al Centro il Lazio ha il primato con 26, mentre al Sud la Sicilia svetta con 37 ospedali.

Come funziona il sistema Das

Il sistema Das, composto da microantenne 5G ready dall’impatto visivo minimo, non si limita solo ad essere un valido supporto per i pazienti e il personale sanitario per comunicare all’esterno, ma è soprattutto un’enorme opportunità per velocizzare la gestione della sanità. La possibilità di sviluppare, attraverso un segnale stabile ed efficiente, anche l’IoT (Internet of things), aprirà la strada ad ulteriori opportunità per la cura del paziente, semplificando la diagnosi e rendendo possibile la remote surgery. Grazie a questa tecnologia e ad un più ampio accesso alle reti 5G, la porta alla telemedicina è ormai spalancata così da garantire una trasmissione sicura di informazioni e dati di carattere medico per la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e il successivo controllo dei pazienti.

Golinelli: “Verso una sanità moderna e più vicina ai pazienti”

“Continuiamo a lavorare per abilitare anche la digitalizzazione delle principali location indoor – spiega Lucio Golinelli, Commercial Department Director di Inwit – Soprattutto a partire dalla pandemia, ci siamo concentrati sulle strutture sanitarie realizzando coperture multi-operatore, anche 5G, adeguate all’erogazione dei servizi di connettività dei nostri clienti, gli operatori di telecomunicazione. Le potenzialità delle applicazioni supportate dal 5G in ambito sanitario sono enormi e vanno ben al di là della gestione di situazioni emergenziali – ha dichiarato – Una sanità moderna e vicina alle esigenze dei pazienti non può prescindere da una copertura di rete stabile e veloce che renda la struttura ospedaliera realmente interconnessa e digitale”.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Social
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 2