Le telco stanno riuscendo a monetizzare i nuovi servizi 5G, ma per tener testa all’esplosione della domanda di dati, soprattutto su banda larga mobile, dovranno agire a livello di rete core con la virtualizzazione. Secondo le stime dello studio di Juniper Research intitolato “5G Monetisation: Business models, Strategic recommendations & Market forecasts 2021-2026″ i ricavi globali dai servizi 5G raggiungeranno quota 73 miliardi di dollari alla fine del 2021, con un incremento del 250% rispetto allo scorso anno.
Il 5G varrà l’8,5% dei ricavi totali degli operatori di telecomunicazioni entro la fine di quest’anno, gradualmente aiutando le telco a trovare un ritorno sugli ingenti investimenti nella nuova tecnologia mobile. E nelle nuove reti.
Boom dei dati col 5G: serve la network virtualization
Proprio negli investimenti di rete risiede la risposta alla vera sfida del 5G, secondo Juniper. Man mano che si diffonderanno le connessioni e i dispositivi 5G, gli operatori avranno difficoltà a soddisfare la derivante domanda di dati mobili. Si tratta di una mole in costante crescita tanto che gli analisti prevedono un totale di 1,5 petabyte generati dalle connessioni cellulari 5G nel mondo nel 2026, pari a 214 milioni di ore di streaming video in 4K.
Questo boom potrà essere affrontato dalle telco con la virtualizzazione delle funzioni di rete core, raccomanda Juniper, una tecnologia che riduce la pressione sulle reti derivante dall’aumento del traffico dati.
5G, mobile gaming e realtà immersiva: le reti devono essere pronte
Il report calcola che i ricavi degli operatori telecom dai servizi 5G continueranno a crescere nei prossimi anni fino a raggiungere un valore di 600 miliardi di dollari nel 2026 su scala mondiale.
Le avanzate capacità del 5G spingeranno l’adozione di applicazioni come la realtà immersiva e il mobile gaming, che si diffonderanno con la crescita della copertura delle nuove reti e della vendita dei nuovi dispostivi 5G. Ancora una volta, gli operatori sono chiamati a preparare le loro reti per questo tipo di domanda.
“Date le diverse caratteristiche di questi casi d’uso del 5G, gli strumenti di orchestrazione delle reti che abilitano la gestione in tempo reale delle prestazioni di rete sono fondamentali per offrire un servizio che soddisfa la domanda degli abbonati al 5G e permette agli operatori di trarre il massimo ricavo dai servizi 5G“, afferma l’autore del report, Dave Bowie.
Il mobile broadband banco di prova per la resilienza del 5G
Juniper prevede che nel 2026 più dell’80% dei dati generati dal 5G saranno attribuibili a connessioni su banda larga mobile. Anche per dare supporto a questa crescita gli analisti consigliano agli operatori di aumentare il riscorso alla network virtualization e network orchestration.
Un’altra raccomandazione è di accelerare la realizzazione dell’infrastruttura di backhaul in fibra, che è in grado di sostenere un alto tasso di generazione di dati, in modo da ridurre il rischio di congestione del traffico legato ai servizi di mobile broadband 5G.