Una rete mobile privata 5G per innovare i campus universitari milanesi. E’ questo l’obiettivo del progetto 5G-Cresca che vede impegnati il Politecnico di Milano con Vodafone Italia, Università degli Studi di Milano, Made, Fondazione Ircss Ca’ Granda e il Museo del Violino di Cremona: l’iniziativa segna un importante passo avanti nello sviluppo di servizi digitali innovativi e connessi in ambito accademico grazie alla tecnologia 5G.
Cosa prevede il progetto
Il progetto prevede la realizzazione di una rete mobile privata 5G ibrida (Mobile Private Network, Mpn) all’interno dei Campus universitari del Politecnico di Milano, del Policlinico di Milano, del Centro di Competenza Made e del Museo del Violino. Attraverso l’uso di reti 5G ad alta velocità e bassa latenza e le capacità di elaborazione dell’edge computing, il progetto punta a innovare i metodi di apprendimento e formazione, promuovendo collaborazioni con l’industria per creare occupazione, crescita economica e benefici sociali. Partendo dall’ambito accademico, mira a estendere questi vantaggi alla comunità, migliorando connessioni e sicurezza nella gestione dei dati.
Sostenuto dal bando Connecting Europe Facility dell’Unione Europea – strumento di finanziamento volto a favorire crescita e competitività attraverso investimenti infrastrutturali – 5G-Cresca sviluppa otto casi d’uso innovativi nei settori educativo, sanitario, industriale e dei servizi avanzati sfruttando funzioni abilitate dal 5G.
I campus laboratori innovazione
“I campus universitari per le applicazioni digitali sono sempre stati un laboratorio di idee e innovazione. Nel caso del progetto 5G-Cresca la connettività avanzata delle reti 5G, pubbliche e private, viene sfruttata per creare un insieme di nuovi servizi al servizio della comunità di studenti, docenti e personale che oltre ad essere immediatamente fruibili rappresentano una opportunità di ulteriore sviluppo sia per la rete che per le applicazioni – spiega il professor Antonio Capone, Politecnico di Milano, responsabile scientifico del Progetto – L’aspetto più interessante delle applicazioni scelte dal progetto è la loro estendibilità in contesti diversi dal campus universitario, come quello delle smart city o dell’industria digitale”.
“Il progetto 5G-Cresca rappresenta un esempio concreto di come la tecnologia 5G, grazie alla sua potenza e versatilità, possa abilitare soluzioni innovative non solo in ambito accademico ma anche per la collettività. – evidenzia Cinzia Campanella Head of Innovation and Vertical Solutions di Vodafone – In Vodafone, crediamo fermamente che la diffusione delle reti di nuova generazione sia fondamentale per promuovere una società più connessa, sostenibile e innovativa. Attraverso l’integrazione tra connettività avanzata, edge computing e applicazioni all’avanguardia, insieme al Politecnico di Milano e ai partner di progetto intendiamo creare le basi per nuovi modelli di apprendimento, collaborazione e gestione dei servizi che migliorano la vita delle persone e offrono nuove opportunità per le imprese. Questo progetto non solo potenzia i campus universitari ma apre la strada a futuri sviluppi in ambiti come le smart city e l’industria digitale”.
I casi d’uso
I casi d’uso del progetto si articolano in due principali aree di sviluppo. La prima, Enhanced Campus Education è dedicata all’innovazione nell’istruzione e include piattaforme di apprendimento basate su realtà aumentata, simulazioni chirurgiche avanzate in realtà mista e lezioni musicali a distanza, garantendo esperienze immersive e interattive. La seconda area di sviluppo – Enhanced Campus Services – si concentra invece sull’ottimizzazione dei servizi nei campus, comprende tecnologie di rete ad alte prestazioni per la gestione degli spazi, video analisi avanzata per migliorare la sicurezza fisica degli ambienti, connettività 5G on-demand, streaming a 360° di eventi e nuovi servizi dedicati a sport e benessere.