#MWC19

5G ai nastri di partenza, la parola d’ordine è collaborazione

Report Accenture: in Italia ottimismo superiore alla media europea tra i top manager sull’arrivo della nuova tecnologia che si prevede a regime nel 2022. Ma le imprese si aspettano supporto dalle telco per progetti e partnership

Pubblicato il 26 Feb 2019

5g1

Il 5G ha già conquistato il cuore dei top manager italiani. Più di quanto non abbia fatto con i colleghi europei, ma anche mondiali. I dirigenti del nostro Paese si aspettano che la nuova tecnologia rivoluzioni presto il mondo delle telecomunicazioni: il 65% ritiene che quasi tutti gli utenti avranno accesso al 5G entro il 2022. In Germania solo il 42% dei manager si aspetta una diffusione capillare di questa tecnologia entro i prossimi tre anni, in Francia il 50% e nel Regno Unito il 58% (vs il 60% a livello global). È quanto emerge da uno studio Accenture realizzato in Italia e in tutto il mondo, che ha coinvolto le prime linee aziendali di imprese medie e grandi, operanti in diversi mercati.

Per capire appieno le potenzialità del 5G e per immaginare nuove applicazioni reali di utilizzo quotidiano, la grande maggioranza dei dirigenti italiani (69%, vs il 72% nel mondo) ha affermato di avere bisogno di un supporto ed è alle Tlc che la metà dei top manager vorrebbe rivolgersi per progetti o collaborazioni (vs il 40% a livello mondiale). Tuttavia, il 54% (64% nel mondo) pensa anche che gli operatori delle telecomunicazioni non conoscano in modo chiaro le opportunità di innovazione per i diversi mercati.

 “La realtà è che il 5G darà un forte impulso alla connettività e aprirà la strada a innovazioni che avranno un forte impatto sia a livello commerciale che per l’intera economia” ha commentato Michele Marrone, Communications, Media and Technology Lead for Italy di Accenture. “Basti pensare ai video in 3D, alla TV immersiva, alle auto autonome e alle smart-city, che abiliteranno esperienze oggi difficili anche solo da immaginare. Saranno proprio le telco ad avere un ruolo fondamentale nel tradurre queste aspettative in realtà”.

Non è tutto rose e fiori, però. Dallo studio emergono anche alcuni fattori che pottrebbero rallentare l’adozione del 5G. Spiccano in particolare la necessità di un investimento iniziale (secondo il 35% dei dirigenti in Italia e il 35% a livello mondiale), le possibili criticità legate alla sicurezza (secondo il 28% dei manager italiani e il 32% a livello mondiale), la necessità di integrare nuovi dipendenti (secondo il33%  dei manager italiani vs il 29% a livello mondiale).

“Quando si parla di 5G solitamente al centro delle riflessioni ci sono sempre le prestazioni: più banda trasmissiva all’utente finale, più efficienza nell’uso delle risorse spettrali ed energetiche, minore latenza di trasmissione, funzionalità evolutive di Network Function Virtualization (Nfv) e Software-Defined Networking (Sdn), elevata scalabilità e resilienza – commenta Luca Spada, Presidente e Fondatore di Eolo. – A mio parere il 5G non può essere considerato una mera evoluzione del 4G, perché comporterebbe il rischio di esclusione di tutti quei piccoli e medi centri (persone e aziende) ai quali Eolo si rivolge e che già con estremo ritardo hanno visto arrivare la banda larga. Le riflessioni comuni e la collaborazione tra i player che accogliamo con favore deve a nostro parere avere l’obiettivo alto e strategico di contrastare la nascita delle premesse per un nuovo digital divide 5G”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati