La connettività Internet continua a raggiungere nuove aree e persone nel mondo, ma persiste il digital divide legato – principalmente ma non solo – ai divari economici. In media, il 67% della popolazione mondiale è online (5,4 miliardi di persone), ma in Europa, Cis e Americhe si sale al 90%, mentre in Africa si scende al 37%. Anche nel roll-out delle nuove reti 5G si osservano le stesse diseguaglianze e per molti paesi a basso reddito, il 3G resta l’unico modo per connettersi a Internet. È quanto sottolinea l’Itu (International telecommunications union) nel suo nuovo report “Facts and figures 2023”, che, per la prima volta, include anche i dati sulle reti di quinta generazione.
“Più la tecnologia avanza e più si diffonde velocemente, più urgente diventa la nostra missione di connettere tutti”, ha detto Doreen Bogdan-Martin, segretario generale dell’Itu. Realizzare una connettività universale e significativa vuol dire costruire un futuro sostenibile, ha affermato.
“Questa edizione mostra che ci sono ragioni per essere ottimisti, ma il tasso di crescita è irregolare e i nuovi indicatori sulla copertura della rete 5G e sul traffico Internet evidenziano le disparità tra paesi ad alto e basso reddito che allargano il divario digitale”, ha evidenziato Cosmas Luckyson Zavazava, direttore dell’Ufficio per lo sviluppo delle telecomunicazioni dell’Itu.
L’Itu all’inizio di quest’anno ha stimato che 2,6 miliardi di persone, o un terzo della popolazione mondiale, è ancora offline nel 2023.
Banda larga più accessibile. Ma il digital divide resta
Gli abbonamenti a banda larga fissa sono cresciuti a un tasso medio annuo del 6,7% nell’ultimo decennio. Le disparità di reddito per gli abbonamenti attivi alla banda larga mobilesono ampie, con 148 abbonamenti per 100 abitanti nei paesi ad alto reddito rispetto a soli 33 per 100 abitanti nei paesi a basso reddito.
Nel 2023, sia la banda larga mobile data-only che la banda larga fissa sono diventate più accessibili in tutte le regioni e per tutti i gruppi di reddito. Tuttavia, il costo continua ad essere un importante ostacolo alla connettività e un fattore chiave nel divario digitale globale. Nelle economie a basso reddito, il prezzo medio di un abbonamento mobile a banda larga entry-level ammonta all’8,6% del reddito medio, una quota 22 volte superiore a quella dei paesi ad alto reddito (0,4%).
5G solo per i paesi ad alto reddito
La copertura della rete mobile 5G si è ampliata fino a raggiungere quasi il 40% della popolazione mondiale da quando è iniziata la distribuzione commerciale nel 2019. Ma, mentre l’89% delle persone nei paesi ad alto reddito è coperto da reti 5G, il servizio è quasi assente nei paesi a basso reddito.
Per molti paesi a basso reddito, il 3G è spesso l’unico modo per connettersi a Internet. Tuttavia, il 3G non è sufficiente per accedere a tutti i vantaggi della tecnologia digitale, come la telemedicina e la didattica a distanza. Il servizio 4G rimane una tappa importante verso una connettività significativa, ma raggiunge solo il 39% della popolazione nei paesi a basso reddito.
Il digital divide dei dati
Nei paesi a basso reddito l’analisi dell’Itu rivela non solo che meno persone sono online, ma che coloro che sono connessi usano meno dati, il che significa che non stanno raggiungendo il pieno potenziale della connettività o realizzando i benefici della trasformazione digitale.
A livello globale, nel 2022, la media mensile per l’utilizzo dei dati è stata di 257 GB per abbonamento a banda larga fissa, rispetto agli 11 GB per abbonamento mobile-broadband. Ma nei paesi a basso reddito il traffico mensile a banda larga fissa ha una media di 161 GB e si scende a 1 GB per i dispositivi mobili.
Dominio delle reti fisse
I servizi a banda larga fissa hanno rappresentato oltre l’80% del traffico Internet globale nel 2022. Il volume del traffico Internet attraverso le reti a banda larga fissa, che rimangono comuni nelle case e negli uffici, supera di gran lunga quello delle reti mobile-broadband.
Ma il predominio delle reti fisse sottolinea la disparità di connettività globale tra i paesi ad alto e basso reddito, con un solo abbonamento a banda larga fissa per 100 persone nei paesi a basso reddito a causa dei prezzi elevati e della mancanza di infrastrutture.
I tanti volti del divario digitale
A livello globale, il 70% degli uomini utilizza Internet, rispetto al 65% delle donne – entrambi lievi aumenti rispetto alle cifre del 2022 – ma le donne rappresentano una quota sproporzionata della popolazione globale offline, che superano i non utenti maschi del 17%.
In tutto il mondo permane anche il gap tra aree densamente popolate e zone rurali: l’81% degli abitanti urbani utilizza Internet, una percentuale di 1,6 volte superiore a quella degli utenti Internet nelle aree rurali.