IL PROGETTO

5G, asse Tim-Inwit: small cells nelle città, si parte da Milano e Genova

In campo 100 micro-infrastrutture per integrare il segnale. Già sperimentate in diversi Comuni soluzioni inserite nei tombini stradali

Pubblicato il 04 Nov 2020

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Asse Tim e Inwit per accelerare lo sviluppo del 5G. Le aziende hanno dato il via a una collaborazione per realizzare nelle principali città italiane small cells: il progetto partirà da Milano e Genova dove si prevede di realizzare circa 100 micro-infrastrutture e proseguirà in altre città e nei luoghi ad alta densità di traffico man mano che sarà necessario il supporto delle micro-antenne per realizzare una rete 5G ottimale.

La collaborazione rientra nell’ambito dell’accordo per la prestazione di servizi (Master Service Agreement) sottoscritto lo scorso 25 marzo tra Tim e Inwit.

Cosa sono le small cells

Le small cells sono piccole antenne realizzate e utilizzate per integrare il segnale che viene garantito dagli impianti collocati sulle tower tradizionali. Nonostante la diffusione sul territorio delle torri tradizionali – Inwit ha oltre 22 mila siti – e il fatto che il loro numero stia crescendo per far fronte al continuo incremento della domanda di connessioni mobili da parte dei clienti, nei grandi centri urbani si stanno sviluppando sempre più impianti anche con small cells capaci di aumentare la qualità del segnale.

Le small cells hanno un ruolo fondamentale soprattutto per lo sviluppo e il perfetto funzionamento del 5G e dei suoi servizi. La nuova tecnologia, infatti, ha come caratteristiche la bassa latenza (un ritardo minimo tra la richiesta e la ricezione dell’informazione) e una velocità di trasmissione dei dati decuplicata rispetto ai precedenti sistemi. Per mantenere queste caratteristiche e far operare al meglio tutti i devices collegati, la qualità del segnale radio 5G deve essere sempre ottimale.

Tim e InwitT hanno già sperimentato in diversi comuni soluzioni interrate con small cells inserite in tombini sotto il manto stradale che, specialmente in luoghi e piazze di particolare pregio artistico o in borghi antichi, non alterano minimamente l’integrità artistica dei luoghi.

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