L'INTERVISTA

5G broadcast, Di Stefano: “Tutto pronto per il lancio commerciale”

Il presidente di Hd Forum Italia accende i riflettori sulle prospettive di adozione della quinta generazione mobile nell’audiovisivo. I servizi andranno a integrare quelli del digitale terrestre, già sviluppati i primi prototipi di smartphone

Pubblicato il 16 Nov 2023

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“Il 5G broadcast è pronto per il lancio commerciale, la standardizzazione è completata, sono disponibili gli apparati professionali di contribuzione e diffusione e sono già stati sviluppati i primi prototipi di smartphone”: lo annuncia a CorCom il presidente di Hd Forum Italia, Tonio Di Stefano, in occasione della doppia kermesse in corso a Milano – il Maf -Milano Audiovisual Forum, la nuova manifestazione internazionale organizzata da Pentastudio in collaborazione con Fiera Milano, e la “Hdfi Annual Conference 2023, l’evento annuale di Hd Forum Italia, associazione di filiera che riunisce ventisette aziende leader nel settore della tv, delle telco e del broadcasting.

Presidente Di Stefano, qual è la situazione attuale dell’impiego della tecnologia 5G nella distribuzione audiovisiva? E quali sono le prospettive?

Il 5G Broadcast è una nuova tecnologia supportata dai principali broadcaster europei. Come ha anche ricordato il Cto della Rai, Stefano Ciccotti, in una intervista a questa testata del luglio scorso, è stato siglato fra gli operatori un Protocollo di Intesa in vista dell’inizio della World Radio Conference di Dubai che si terrà dal 20 novembre al 15 dicembre. Il 5G broadcast è pronto per il lancio commerciale ma la scarsa disponibilità di apparati di utente rappresenta la criticità principale che pensiamo di aiutare a superare con l’avvio dei primi servizi sperimentali che devono essere associati ai grandi eventi che abbiamo in palinsesto a partire dal prossimo anno. I servizi 5G Broadcast andranno ad integrare i servizi digitali terrestri. Quindi al momento non si può parlare ancora di impiego quotidiano della tecnologia 5G Broadcast nella distribuzione audiovisiva, mentre sicuramente come Rai, insieme agli altri broadcaster di servizio pubblico europei, crediamo moltissimo nelle prospettive del servizio. Servizio che è un altro tassello nel lungo, difficile ma necessario processo di cambiamento di pelle di Rai da broadcaster “classico” a media company.

Il 5G Broadcast troverà un’importante utilizzazione nei grandi eventi in programma per i prossimi anni, a partire nel 2024 dalle Olimpiadi estive in Francia e dagli Europei di calcio in Germania e poi, venendo in Italia, per il Giubileo del 2025 e le Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026. Quali sono gli obiettivi tecnologici e di mercato?

Si può sostanzialmente affermare che i principali obiettivi tecnologici sono stati già raggiunti con il completamento del processo di standardizzazione e con l’ingegnerizzazione e produzione dei primi apparati professionali e di utente. Obiettivo del sistema è avere una trasmissione IP senza interferenze nella banda di frequenza Uhf. La tecnologia consente un accesso facile e democraticamente importante ai contenuti audiovisivi. Consente inoltre agli operatori di rete e ai fornitori di contenuti multimediali di trasportare contenuti e dati a un largo numero di utenti anche in caso di eventi critici: pensiamo ai grandi eventi dal vivo, ad esempio, senza influire sulle prestazioni e funzionalità della rete mobile 5G. I servizi basati su trasmissioni 5G integreranno le implementazioni Dtt esistenti e faranno progredire le reti terrestri verso un futuro basato sull’IP.  La base per la trasmissione senza interferenze è lo spettro di frequenze Uhf tra 470 MHz e 694 MHz, che è stato collaudato in tutta Europa e si aggiunge alla trasmissione utilizzata esclusivamente per produzioni dal vivo da istituzioni culturali che utilizzano la tecnologia di produzione wireless.

Quale potrà essere il ruolo delle nuove soluzioni tecnologiche, come l’intelligenza artificiale e gli studi virtuali, nel futuro della produzione audiovisiva?

Perché futuro? Già oggi i sistemi di “face recognition” basati su IA sono di uso intensivo per taggatura e meta-datazione, permettendo ad esempio di realizzare servizi di raccomandazione sempre più precisi (ed invasivi?). Studi ed ambienti virtuali sono di impiego quotidiano in tantissime produzioni. Quello che vedremo è sempre una maggior applicazione ed un utilizzo sempre più intensivo e pervasivo di queste tecnologie nei sistemi di produzione audiovisiva. Bisogna solo cavalcare, assecondandola; l’evoluzione tecnologica con l’obiettivo di utilizzarla per realizzare servizi in linea con le necessità degli utenti.

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