La telco britannica BT ha scelto Cisco come partner per mettere il turbo alla gestione del traffico video. La tecnologia Qwilt messa in campo consentirà agli operatori di Tlc di costruire la loro infrastruttura per la content delivery e aumentare la qualità dello streaming, riducendo i costi e permettendo un maggiore controllo sul flusso di dati, con impatti positivi anche sul potenziale aumento delle revenues per le telco.
“Soluzioni di questo tipo stanno raccogliendo sempre più l’interesse da parte delle telco – sottolinea Jonathan Davidson, senior vice president di Cisco – che hanno visto i loro network andare in sovraccarico e saturare la capacità dei nodi presenti sul territorio a causa del picco di utilizzo della rete dati residenziale e mobile nei mesi scorsi. Lo streaming video può anche essere la killer app di Internet, ma non deve essere il killer della rete”.
L’aumento del traffico video è dovuto sia alle applicazioni legate allo smart working sia al boom di servizi di intrattenimento come gli streaming di Netflix, YouTube, Prime Video, Apple Tv+ e Disney+.
E secondo Cisco, il bisogno di avere più velocità e flessibilità nella gestione degli streaming video aumenterà in maniera drastica nei prossimi mesi anche a seguito dell’accensione delle reti 5G, che hanno una capacità molto più ampia delle attuali reti 4G-Lte: più banda passante vuol dire “bruciare” più dati più velocemente..
Secondo Davidson “con lo streaming video che nei prossimi anni rappresenterà più dell’80% del traffico di rete, la content delivery è potenzialmente uno dei numerosi nuovi servizi che possono essere monetizzati dalle telco attraverso le reti edge nell’era del 5G”.
Sinora questo tipo di funzione è stata assorbita da una categoria separata di fornitori di servizi, cioè le aziende che si occupano di fornire servizi di Cdn, Content delivery network, come ad esempio le americane Akamai e Cloudflare.