Il 5G è una tecnologia che sta ancora cercando di trovare il proprio equilibrio. Come suggerisce il recente report di Rcr Wireless, “5G, a game of two halves”, l’industria delle telecomunicazioni è attualmente divisa tra la fase di implementazione della 5G NSA (Non-Standalone) e quella della 5G SA (Standalone). Si può quindi parlare di una “partita” a due tempi, dove il primo periodo (Nsa) si concentra principalmente su una tecnologia ibrida che sfrutta le infrastrutture preesistenti, mentre il secondo periodo (Sa) si proietta verso una rete completamente autonoma e innovativa.
In sostanza, se da un lato gli operatori impegnati nello sviluppo di reti a banda ultralarga sono chiamati a gestire con intelligenza la transizione tra 5G Nsa e Sa, dall’altro devono affrontare le sfide legate all’espansione dell’infrastruttura, a partire dalle stazioni base. In entrambi i casi, le opportunità sono enormi, ma richiedono una visione strategica e una capacità di adattamento alle esigenze di mercato.
Il percorso non è privo di difficoltà. La monetizzazione del 5G rappresenta ancora una grande sfida per gli operatori. Come rilevato nella ricerca, solo il 53% delle reti pubbliche ha adottato una tecnologia 5G Nsa “a metà potenza”, e solo il 10% delle reti dispone di una versione completamente implementata del 5G Sa. Le tecnologie più avanzate, come il 5G Advanced (5G-A), sono ancora rare, con meno dell’1% delle reti globali che le ha adottate.
In questo contesto, il Fixed Wireless Access (Fwa) emerge come un caso di successo. Ma sebbene rappresenti una delle soluzioni più redditizie per gli operatori, la sfida per il 5G è ancora tutta da vincere, soprattutto per quanto riguarda i ricavi derivanti dalle soluzioni consumer e aziendali.
Il mercato delle stazioni base 5G: crescita e innovazione
Il secondo fronte da presidiare nel panorama 5G è rappresentato dalle stazioni base, che sono fondamentali per garantire una connessione stabile e performante. Secondo il “5G Base Station Global Market Report 2025” di The Business Research Company, il mercato delle stazioni base 5G sta registrando una crescita esponenziale. Si prevede che il mercato globale delle stazioni base cresca da 47,15 miliardi di dollari nel 2024 a 60,79 miliardi di dollari nel 2025, con un tasso di crescita annuale composto (Cagr) del 28,9%. Questo incremento è legato alla crescente domanda di connessioni internet ad alta velocità, all’espansione dell’Internet of Things (IoT) e all’adozione delle soluzioni basate sul 5G in vari settori, tra cui quello delle città intelligenti e dell’automotive.
Le stazioni base 5G si suddividono principalmente in macro stazioni e piccole stazioni (come femtocell, picocell e microcell). Le macro stazioni sono utilizzate per coprire vaste aree e sono particolarmente importanti per garantire la copertura nelle zone urbane, suburbane e rurali. Le piccole stazioni, invece, sono sempre più adottate per offrire copertura in ambienti più densi, come edifici e aree private. Entrambe le soluzioni, grazie all’uso di frequenze elevate come il mmWave (millimeter wave), permettono di soddisfare le crescenti esigenze di capacità e bassa latenza richieste dalle applicazioni 5G.
Le previsioni indicano che il mercato delle stazioni base continuerà a crescere significativamente anche nei prossimi anni, con un valore che dovrebbe raggiungere i 166,92 miliardi di dollari entro il 2029, sostenuto dalla crescente adozione di veicoli autonomi, IoT industriale e nuove tecnologie come il beamforming e la virtualizzazione delle reti.
Le sfide e le opportunità di monetizzazione
Nonostante le sfide legate alla monetizzazione dei servizi 5G, il report di RCR Wireless suggerisce che ci sono settori con potenziale di crescita significativo. In particolare, il mercato enterprise è visto come il motore principale per il futuro del 5G, grazie a soluzioni come le reti private, il network slicing, le autonomous vehicles (V2X) e l’IoT industriale. In altre parole, il 5G non è solo una questione di connettività per i consumatori, ma offre anche enormi opportunità nel mondo delle imprese, con applicazioni che spaziano dal settore sanitario all’industria.
Per gli operatori di telecomunicazioni, tuttavia, il futuro della monetizzazione dipenderà dalla loro capacità di trasformarsi. In questo scenario, non basta più offrire servizi generici, ma sarà necessario puntare su soluzioni personalizzate che rispondano alle esigenze specifiche di ogni settore, a partire da quelli legati alle smart cities, alla smart agriculture e alla manutenzione industriale predittiva.
La trasformazione del settore: un futuro a due facce
Per vincere la “partita” del 5G, gli operatori devono essere pronti a rinnovarsi sia sul fronte della monetizzazione dei servizi che su quello della costruzione dell’infrastruttura. Da una parte, sarà necessario sviluppare nuove applicazioni per generare entrate da servizi aziendali avanzati e, dall’altra, l’infrastruttura delle stazioni base dovrà continuare a evolversi per supportare la crescente domanda di connettività ultra-veloce.
In questo scenario, è cruciale la collaborazione tra aziende tecnologiche, operatori di telecomunicazioni e istituzioni governative per abbattere le barriere legate alla costruzione di reti e per stimolare l’adozione delle tecnologie 5G a livello globale.