Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ringraziato Verizon e AT&T “per aver accettato di ritardare l’attivazione del 5G negli aeroporti chiave e di continuare a lavorare con il Dipartimento dei trasporti per un’attivazione sicura del 5G in questo insieme limitato di località“. “Questo accordo – ha spiegato – eviterà interruzioni potenzialmente devastanti per i viaggi dei passeggeri, le operazioni merci e la nostra ripresa economica, consentendo al tempo stesso che oltre il 90% dell’installazione delle torri wireless avvenga come programmato”, “protegge la sicurezza dei voli, consente alle operazioni aeree di continuare senza interruzioni significative e porterà più opzioni Internet ad alta velocità a milioni di americani”. “L’espansione del 5G e la promozione della concorrenza nei servizi Internet sono mie priorità critiche e questo è un enorme passo avanti nella giusta direzione”, ha aggiunto Biden.
Il posticipo dopo il nuovo appello
La decisione di posticipare ancora una volta (dopo il primo ritardo concordato nelle scorse settimane) il lancio della nuova tecnologia fa seguito a un appello dell’ultimo minuto da parte dell’industria aerea, che ha avvertito che le restrizioni progettate per prevenire interferenze con le apparecchiature degli aeromobili potrebbero costringere a terra un gran numero di voli una volta che il servizio sarà attivo. Il problema nasce dal fatto che la rete ultraveloce utilizza le stesse frequenze usate nelle strumentazioni di bordo, con il rischio di interferenze nel calcolo dell’altitudine.
“A nostra esclusiva discrezione, abbiamo volontariamente accettato di rinviare temporaneamente l’accensione di un numero limitato di torri attorno ad alcune piste aeroportuali“, ha affermato una portavoce di AT&T in una nota. “Stiamo lanciando i nostri servizi 5G avanzati ovunque come previsto”, ha aggiunto. Da parte sua, Verizon si è allineata a quanto fatto da AT&T impegnandosi a limitare volontariamente la sua rete 5G intorno agli aeroporti.
La Casa Bianca, intanto, ha affermato che l’amministrazione degli Stati Uniti sta cercando di trovare una soluzione affinché lo sviluppo della tecnologia 5G mantenga il massimo livello di sicurezza per i viaggi aerei con un’interruzione minima. “Abbiamo lo spazio aereo più sicuro del mondo. Ci impegniamo a raggiungere una soluzione attorno all’implementazione del 5G che mantenga il massimo livello di sicurezza aerea riducendo al minimo le interruzioni ai viaggi dei passeggeri, alle operazioni merci e alla nostra ripresa economica”, ha affermato la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki durante una conferenza stampa. “Siamo attivamente impegnati con la Federal aviation administration (Faa), la Federal communications commission (Fcc), i vettori wireless, le compagnie aeree e i produttori di apparecchiature aeronautiche per raggiungere una soluzione e crediamo che con una cooperazione continua possiamo tracciare un percorso da seguire”, ha affermato ancora Psaki.
Rosenworce (Fcc): “Ora risolvere rapidamente eventuali problemi”
Compiaciuta anche la presidente della Federal communications commission, Jessica Rosenworce: “Le tecnologie 5G di prossima generazione saranno la spina dorsale del nostro futuro economico – afferma – . L’accordo di oggi consente di portare questa tecnologia a milioni di consumatori e aziende in tutto il Paese a partire da domani utilizzando la banda C. Questa è una buona notizia perché sappiamo che il dispiegamento può coesistere in sicurezza con le tecnologie aeronautiche negli Stati Uniti, proprio come accade in altri paesi del mondo. La Faa ha in atto un processo per valutare le prestazioni dell’altimetro nell’ambiente 5G e risolvere eventuali problemi rimanenti. È essenziale che ora la Faa completi questo processo con cura e rapidità”.
Alla luce della vicenda, la compagnia aerea Emirates ha annunciato la sospensione di gran parte dei voli per gli Stati Uniti. Nove le città verso le quali Emirates non volerù più: Boston, Chicago, Dallas, Houston, Miami, Newark, Orlando, San Francisco e Seattle. Restano aperti i voli per Los Angeles, il Jfk di New York e Washington. La decisione di Emirates, seguita da quella di due compagnie giapponesi e una indiana, è arrivata nonostante il rinvio del lancio.