È finita nel mirino dell’Antitrust la Lam di Luciano Mion, fra i fautori della teoria – già smentita a livello globale e bollinata come fake news dalle autorità sanitarie- secondo cui ci sarebbe un legame fra la diffusione del Coronavirus e le antenne 5G. Dopo la clamorosa intervista pubblicata sul quotidiano Il Tempo, CorCom aveva segnalato tempestivamente che sul sito della Lam- Centro di geobiologia e naturopatia fondato proprio da Luciano Mion era in vendita, al prezzo di 649 euro, un” braccialetto”, modello “Transmission Plus” che prometteva “miracoli”: il biomagnete al silicio, così era descritto, avrebbe avuto proprietà “anti-Covid19, anti-elettrosmog e riequilibrante dei 15 principali apparati e sistemi umani”, era indicato sulla presentazione sul sito.
L’Autorità Antitrust ha deciso di indagare sulla questione e in via cautelare ha disposto l’eliminazione dal sito https://www.geolam.info/ di ogni riferimento all’efficacia dei dispositivi “Transmission Plus Braccialetto multifunzioni ad uso personale anti Covid-19”, “Placchetta combinata Immunitario+Psiche”, “Placchetta Immunitario”, “Transmission braccialetto per uso personale”, “Transmission ciondolo per uso personale” e “Combiplus card multifunzione ad uso personale e per ambienti” nella prevenzione e cura del Covid-19 (qui il provvedimento completo dell’Antitrust).
L’authority presieduta da Roberto Rustichelli – in base ad accertamenti svolti d’ufficio e ad una segnalazione del Ministero della Salute – ha anche avviato un procedimento istruttorio nei confronti dell’impresa individuale Lam di Luciano Mion, titolare del sito dove sono pubblicizzati e venduti i prodotti, definiti ingannevolmente “parafarmaci” e di cui si vantano gli effetti “anti Covid-19”. Nell’home page vengono descritte, tra l’altro – puntualizza l’Autorità – proprietà che agiscono contro batteri e virus, migliorano il processo respiratorio e rafforzano il sistema immunitario, tramite l’emissione di segnali elettromagnetici opposti a quelli emessi dal Covid-19 e da altri virus e batteri.
“L’uso di tali affermazioni, che non hanno alla base alcun processo di sperimentazione e validazione scientifica, è stato ritenuto integrare una pratica estremamente grave, tale da rendere indifferibile l’intervento in via d’urgenza dell’Autorità”, si legge sul provvedimento dell’Agcm. “È stato ritenuto, in particolare, che le modalità di promozione di tali prodotti siano prima facie ingannevoli e aggressive, in quanto sfruttano l’alterata capacità di valutazione del consumatore dovuta all’emergenza sanitaria determinata dall’infezione da Covid-19”.
IL PROVVEDIMENTO DELL’ANTITRUST