C’è troppa disinformazione sul coronavirus e la teoria secondo cui l’epidemia avrebbe legami col 5G è una delle tante notizie false. Per questo la Gsma ha rivolto un appello ai governi di tutto il mondo perché potenzino le misure contro la diffusione di fake news e contro gli atti di vandalismo – come quelli verificatisi in Gran Bretagna – che creano danni alle infrastrutture e rischi per la sicurezza degli ingegneri che lavorano sul campo per garantire il funzionamento delle reti mobili. La Gsma ha anche chiesto ai colossi di Internet, ai social media e ai fornitori di contenuti di aumentare i loro sforzi per rimuovere le fake news che collegano la pandemia di Covid-19 allo standard mobile di nuova generazione.
“L’industria delle telecomunicazioni sta lavorando giorno e notte per mantenere online i servizi di emergenza e quelli essenziali come la sanità e l’istruzione, per consentire alle imprese di continuare a operare e per aiutare familiari e amici a tenersi in contatto”, afferma Mats Granryd, direttore generale della Gsma. “È deplorevole che l’infrastruttura critica per le comunicazioni venga attaccata sulla base di false informazioni. Invitiamo le persone ad affidarsi solo alle autorità sanitarie per le notizie sul coronavirus e di non dubitare che la tecnologia sia sicura. Non c’è legame tra 5G e Covid-19″.
Una vera “campagna di disinformazione”
Lo scorso mese l’International commission on non-ionizing radiation protection, organismo indipendente di esperti, riconosciuto dall’Oms, che studia i possibili effetti nocivi sul corpo umano dell’esposizione a radiazioni non ionizzanti, ha affermato che non c’è alcun rischio di danno alle persone dall’esposizione alle frequenze radio delle reti mobili, incluse quelle 5G. Il gruppo ha passato in rassegna 20 anni di ricerche e considerato i dati forniti dall’Organizzazione mondiale della sanità. Ancora nei giorni scorsi uno studio di Full Fact, ente indipendente di fact-checking britannico, ha confermato che il collegamento tra 5G e Covid-19 è privo di fondamento, sottolinea la Gsma.
“La nostra vision come Gsma è di liberare il pieno potenziale della connettività in modo che le persone, l’industria e la società ne traggano il massimo beneficio”, si legge in una nota dell’associazione delle telco mobili. “Dobbiamo unirci nella lotta globale contro il Covid-19 e combattere le fake news e gli atti di violenza che collegano la tecnologia di comunicazione 5G alla diffusione del virus. Questa campagna di disinformazione genera paura e incita all’aggressione e al vandalismo contro le infrastrutture critiche e i lavoratori che sono essenziali per la manutenzione delle reti e che permettono ai nostri servizi pubblici di restare connessi e alle nostre economie di funzionare”.
Teorie del complotto e atti vandalici
Nelle scorse settimane si sono fatte strada in rete una serie di teorie complottistiche sulla correlazione fra 5G e coronavirus. Dopo il clamoroso tweet di marzo di Gunter Pauli, consigliere economico del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, e la notizia, altrettanto clamorosa, circolata in Israele e relativa all’improvvisa morte di centinaia di pipistrelli nel paese attribuita alle onde elettromagnetiche delle antenne 5G, nel Regno Unito è dilagata la teoria – una vera e propria fake news – secondo cui le antenne 5G potrebbero avere un ruolo importante nella diffusione dei contagi da coronavirus.
La questione è andata ben oltre i confini del web: numerosi gli atti vandalici nell’area di Birminghan e nel Merseyside, che hanno provocato seri danni alle antenne di telefonia mobile mettendo a rischio la connettività in un momento in cui è necessario garantirla per consentire a molte aziende di continuare a operare in modalità smart working e a milioni di cittadini di accedere alla rete e di comunicare via cellulare.
La Gsma ha condannato questi atti di violenza che “indeboliscono le nostre reti di comunicazione in un periodo di crisi”. La polizia e l’anti-terrorismo britannico stanno intanto indagando sugli incendi dolosi e gli atti di vandalismo contro le antenne 5G in Uk.