“Un regalo a Iliad. L’ennesimo”. Con queste parole il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, ex ministro delle Comunicazioni, commenta la “riserva” al quarto operatore mobile concessa sulle frequenze nella banda 700 MHz nell’ambito dell’imminente gara 5G.
“Ancora un regalo all’operatore francese Iliad. Dopo l’uso spavaldo della legge Pisanu sull’identificazione delle sim, che gli viene consentito in spregio al rischio sicurezza paese ad alla concorrenza, ora gli viene riservato addirittura un terzo delle frequenze più pregiate dell’asta per la rete 5G, quelle 700 MHz”, ha detto Gasparri all’indomani della pubblicazione da parte del Mise della determina che ha messo nero su bianco la lista degli operatori che si sono prequalificati per la partecipazione alla gara e che ora avranno tempo fino al 10 settembre per presentare le offerte economiche.
“Grazie a quanto previsto da delibera Agcom e ratificato dal Mise, Iliad è l’unico operatore che potrà aggiudicarsi questa banda senza dover partecipare all’asta, ovvero versando esclusivamente la base d’asta. Gli altri due terzi della banda 700 MHz saranno messi all’asta tra ben sei operatori”.
Il senatore punta il dito anche contro i promessi investimenti dell’operatore mai portati a compimento: “L’operatore francese, nei paesi in cui è stato presente non ha realizzato gli investimenti di rete previsti preferendo godere il più a lungo possibile delle asimmetrie regolamentari concesse dal regolatore, quali il roaming nazionale, le frequenze e le antenne, piuttosto che investire, generando un circolo vizioso di minori prezzi e minori investimenti che ha distrutto valore e ricavi nel settore generando buchi occupazionali”.
Gasparri chiede al governo di intervenire sulla questione: “E’ ora di sapere quali iniziative intenda prendere il Governo per evitare che si produca un danno all’erario e che si inneschino, a causa delle numerose asimmetrie regolamentari in essere a favore di Iliad, distorsioni nel mercato che rallentino o impediscano la realizzazione del 5G in Italia”.
La telco capitanata da Benedetto Levi puntualizza a Corcom che è intenzionata a prendere parte alla gara puntando anche sulle altre frequenze e quindi di non volersi accontentare della “riserva” che le è stata concessa.
Intanto Fitch evidenzia che “la pressione competitiva sul mercato italiano della telefonia mobile sale mentre Iliad cresce” ed “è improbabile che questo diminuisca nel prossimo futuro poiché Iliad è lontano dal raggiungere la dimensione che dovrebbe essere alla base di un modello di business sostenibile”, che l’agenzia di rating stima in una fetta di oltre il 15% del mercato.