“Vogliamo dotare Roma di una vera e seria infrastruttura 5G con capacità di copertura integrale indoor e outdoor. È una sfida che sappiamo da sola non sta avvenendo, dato che anche chi ha concorso per le frequenze esita a realizzare interventi: è proprio qui che le politiche pubbliche devono intervenire, anche attraverso partnership e progetti innovativi per cogliere questo salto tecnologico. Vogliamo che Roma diventi la prima città in Europa e nel mondo a dotarsi di una nuova infrastruttura digitale abilitante attraverso cui far passare i servizi ai cittadini e della pubblica amministrazione”.
Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervenendo all’apertura dell’evento ‘Roma Innovation Hub‘, convention nazionale delle professioni tecniche in corso al Palazzo dei Congressi dell’Eur.
“Obiettivo: fare di Roma una smart city”
Lo scorso marzo, Gualtieri aveva reso nota l’intenzione di sfruttare le potenzialità del 5G per fare di Roma, nel giro di due anni, una smart city. “Dotare Roma di un’infrastruttura digitale di nuova generazione è una delle priorità fondamentali per il rilancio della città“, aveva detto il sindaco di Roma Capitale nel corso della seconda tappa del TourFor5G, il racconto itinerante sul 5G organizzato da Inwit e da For (Fondazione ottimisti & razionali).
In quest’ottica il 5G rappresenta per la Capitale un’occasione da non perdere e una sfida “da costruire anche tramite il sistema di antenne diffuse, per ‘vestire’ la città di questa tecnologia di nuova generazione”, aveva affermato Gualtieri. “Per questo lavoriamo a supporto degli operatori che devono realizzare le infrastrutture, con l’obiettivo di un concreto salto di qualità che renda possibile una seria digitalizzazione della pubblica amministrazione”.
Roma carbon neutral prima del 2030
All’apertura di “Roma Innovation Hub”, Gualtieri ha anche annunciato che la città “diventerà carbon neutral prima del 2030 – ha aggiunto il primo cittadino -. Domani firmeremo con il ministro Giovannini l’accordo delle 9 città italiane carbon neutral che diventeranno a emissioni zero prima del 2030 fissato dagli obiettivi della commissione Ue”.