Quando si parla di 5G, si fa riferimento ad un intero ecosistema che include non solo le infrastrutture, ma anche i servizi più evoluti, resi possibili dalle caratteristiche del nuovo standard, come l’alta velocità o la bassa latenza, che supporta un elevatissimo numero di device connessi e garantisce tempi prevedibili e controllabili della trasmissione dei dati.
Un esempio di queste soluzioni è il caso d’uso sul 5G a l’Aquila per la supervisione strutturale degli edifici, sviluppato da WindTre con partner pubblici e privati. Il progetto utilizza sensori connessi nei punti nodali delle strutture, che rilevano le informazioni e le trasmettono, tramite la core network 5G, alla piattaforma data analytics. In questo modo è possibile conoscere in tempo reale i parametri strutturali e segnalare eventuali anomalie. I dati possono essere utilizzati, in caso di evento sismico, per allarmi o per la manutenzione, oppure da modelli di ingegneria civile per efficientare le nuove strutture.
L’altro importante ambito di applicazione del 5G è costituito da quei servizi ormai di uso quotidiano, che siamo abituati a considerare indispensabili. L’emergenza Coronavirus ha fatto emergere ancora di più l’importanza delle reti di telecomunicazioni e delle soluzioni digitali, un fenomeno che possiamo leggere nella crescita ulteriore della richiesta di banda e di connettività. I network ultrabroadband rappresentano la risposta ideale a queste esigenze, per la loro capacità di supportare grandi quantità di traffico dati, mantenendo standard di affidabilità molto elevati.
Tuttavia, per quanto riguarda il panorama italiano, permangono alcuni ostacoli alle nuove reti 5G, in particolare nell’ambito normativo. Il riferimento è alla spada di Damocle dei limiti elettromagnetici. Nel nostro Paese, infatti, tali parametri sono particolarmente severi, anche in relazione a quanto avviene negli altri Paesi europei. Una peculiarità che rende difficile implementare progetti di copertura omogenea con le nuove frequenze acquisite nella gara del 2018, a livello nazionale, regionale o di area metropolitana, in particolare per gli ambienti chiusi.
Il settore delle telco sta investendo molto per realizzare le infrastrutture di ultima generazione, indispensabili per la digitalizzazione e sviluppo. WindTre è già pronta in 40 capoluoghi di provincia e nel 2021 continuerà ad estendere i servizi di quinta generazione per raggiungerne oltre 70, ma è importante supportare questi sforzi, a vantaggio del Paese e della sua competitività.