“Non abbiamo mai discusso con Apple questa questione”. Una precisazione doverosa, dopo la dichiarazione di ieri di Ren Zhengfei, fondatore e numero uno di Huawei, che ai microfoni di Cnbc aveva espresso l’apertura del gruppo rispetto alla possibilità di rifornire Cupertino con chipset 5G-ready. È stato il rotating chairman del colosso di Shenzhen, Ken Hu, durante il summit con gli analisti di scena in questi giorni nel quartier generale dell’azienda, a specificare la posizione del Ceo.
Hu ha aggiunto che Huawei è impaziente di iniziare la competizione con il gruppo fondato da Steve Jobs nel settore del 5G. Una competizione che – contestualmente con il lancio del primo smartphone 5G targato Huawei – dovrebbe prendere il via a giugno con Samsung, che ha già cominciato a commercializzare i propri device in Corea del Sud, e che invece dovrà attendere almeno fino al 2020 per quanto riguarda l’offensiva di Apple, legata alla fornitura di chipset di Intel. Sul fronte della tecnologia 5G Apple aveva valutato partnership con la stessa Samsung e con MediaTek, stando alle dichiarazioni di un manager di Cupertino interrogato durante un processo tra Qualcomm e la U.S. Federal Trade Commission, mentre per l’appunto la possibilità di collaborare con Huawei sarebbe un’ipotesi del tutto nuova e, per il momento, infondata.
Come è noto, il gruppo cinese è infatti nel mirino di Stati Uniti e di alcuni Paesi europei per i timori di sicurezza informatica connessi allo sviluppo delle reti 5G, che Huawei ritiene infondati. Nonostante questo, a fine marzo la società, secondo le cifre diffuse dal presidente, aveva raggiunto quota quaranta contratti commerciali per la realizzazione di infrastrutture per le telecomunicazioni 5G, in lieve crescita rispetto agli oltre trenta delle precedenti dichiarazioni.