Berlino, Pechino, Seoul. Sono le tre città capofila dei test Huawei per la sperimentazione della tecnologia 5G. Anche in Italia l’azienda sperimenta lo standard mobile insieme a Fastweb e Tim: a Bari e Matera copertura integrale entro il 2019 per testare la nuova tecnologia basandola sulle esigenze dei territori. Bari avrà uno dei primi porti 4.0 d’Italia, con una gestione più efficiente della logistica e dei trasporti, a Matera si punterà sulla virtualizzazione e ricostruzione 3D di siti archeologici e musei.
Ecco una mappa dei test.
A Berlino Deutsche Telekom e Huawei hanno presentato la prima connessione 5G avvenuta in Europa su una rete commerciale basata su standard 3GPP di ultima generazione. Il collegamento 5G è avvenuto sulla rete Deutsche Telekom di Berlino e ha supportato una banda di oltre 2 Gbps, con una latenza inferiore ai 3 millisecondi a 3.7 Ghz. La connessione è stata realizzata con infrastrutture Huawei che supportano standard 3GPP per 5G New Radio, lo standard per la gestione delle trasmissioni radio che farà parte della versione definitiva della tecnologia 5G. Le caratteristiche del 5G New Radio sono in grado di supportare una vasta gamma di applicazioni, come ad esempio IoT e guida autonoma, in cui la banda trasmissiva elevata deve unirsi a una latenza molto bassa.
L’adozione del 5G New Radio ha consentito a Huawei e Deutsche Telekom di realizzare una connessione su rete LTE mentre la parte radio 5G è stata utilizzata per potenziare la velocità di trasmissione e ridurre la latenza delle comunicazioni. Lo standard che copre questo tipo di connessioni dovrebbe essere ratificato entro fine anno e nel 2018 Deutsche Telekom inizierà i test per implementare il 5G New Radio nei suoi siti commerciali.
In Cina raggiunti 20 Gbit/s di capacità di trasmissione massima di una cella in banda C (da 3.5 a 4.9 Ghz): il risultato è stato raggiunto con celle operanti in banda C. Questo importante successo fa parte del programma di ricerca e sviluppo sulla tecnologia 5G in Cina promosso da IMT-2020 (5G) Promotion Group. Il risultato conferma l’impegno di Huawei in questa direzione e il fatto che l’azienda ha nuovamente stabilito un record in questo settore dopo i risultati della seconda fase del test sulla tecnologia 5G presentati al vertice IMT-2020 (5G) di giugno. Durante il test della C-band, Huawei ha adottato tecnologie Radio 5G in via di standardizzazione, quali il codice Polar, il Massive MIMO e canali a larga banda da 200 MHz e altre celle operanti a frequenze 3.5 GHz e/o 4.9 GHz per ottenere un‘ampia e ottimale copertura. Sia i test a 3.5 GHz che quelli condotti a 4.9 GHz sono stati significativi per il processo di sviluppo delle sperimentazioni 5G in Cina. Huawei ha posizionato trenta terminali prototipi 5G su sette siti nel distretto Huairou a Pechino, effettuando con successo test in campo su larga scala.
In Sud Corea completato il test 5G in ambito urbano a 28 Ghz. Nella distretto di Sangam a Seoul, LG U+ e Huawei hanno completato con successo la prima fase del test urbano della tecnologia 5G, progettato per una futura commercializzazione e realizzato grazie a una rete end-to-end 5G con 5G gNodeB, Ng Core e un’infrastruttura mobile 5G. Il test, che getta le basi per una copertura futura su larga scala, rappresenta un passo fondamentale per l’adozione commerciale del 5G. Sulla base dei risultati della sperimentazione condotta in conformità all’attuale protocollo 3GPP 5G NR, si è potuta verificare la potenzialità di copertura urbana e di capacità di traffico utilizzando spettri target delle onde Millimetriche. La banda di talr spettro radio sarà probabilmente impegnata per migliorare l’esperienza utente nei test in ambito smallcell, la velocità di trasmissione in downlink ha raggiunto i 2.5 Gbps a una distanza di 1 km, molto superiore alla velocità di picco di 1Gbps definita da ITU per soddisfare i requisiti della copertura hotspot e dei servizi di accesso fisso. Inoltre la velocità di picco del singolo utente ha raggiunto i 18.5 Gbps. Forte di questi importanti risultati, LG U+ continuerà a collaborare con Huawei nel realizzare test congiunti, contribuendo in modo attivo allo sviluppo e al lancio commerciale della tecnologia 5G.
Bari e Matera. Con l’aggiudicazione da parte del Mise della sperimentazione sulle frequenze 3.6-3.8 GHz previste dal bando, entra nella fase operativa il progetto di Tim, Fastweb e Huawei per la realizzazione della nuova rete mobile nelle due città. Il piano congiunto è in coordinamento con 52 soggetti internazionali, nazionali e locali – tra cui centri universitari di eccellenza, primarie aziende del settore ICT e imprese operanti in mercati verticali a forte impatto economico e sociale – con l’obiettivo di raggiungere molteplici traguardi sfidanti anche in anticipo rispetto alle tempistiche dell’Action Plan 5G della Commissione UE.
Il progetto prevede di attivare i primi scenari di utilizzo 5G già entro giugno 2018, per raggiungere il 75% della copertura 5G del territorio entro la fine dello stesso anno, e la copertura integrale delle due città entro il 2019. Obiettivo la costituzione di una piattaforma digitale aperta, in grado di accogliere iniziative di altri soggetti (pubbliche amministrazioni, partner tecnologici ed industriali), per lo sviluppo di servizi e applicazioni supportate dalla rete 5G che arricchiscano l’ecosistema digitale delle città di Matera e Bari, cogliendone le priorità strategiche di sviluppo e trasformandole in un laboratorio di innovazione digitale.
Gli ambiti di intervento proposti riguardano le frontiere più innovative della vita digitale dei prossimi anni: smart city, public safety, monitoraggio ambientale, industry 4.0, sanità 5G, ma anche media education e realtà virtuale, automotive, mobilità e sicurezza stradale; inoltre per valorizzare ulteriormente le peculiarità dei territori in particolare si punterà sulla logistica, sulla cultura e il turismo e sulla smart agricolture.
Nell’ambito del progetto, la tecnologia 5G sarà testata a Bari per realizzare uno dei primi porti 4.0 in Italia, migliorandone la sicurezza, il controllo degli accessi e la logistica grazie a soluzioni Internet of Things legate all’automazione digitale che rappresentano importanti step anche per il cloud robotic e l’intelligent transportation system. A Matera, capitale europea della cultura 2019, saranno invece esplorate le frontiere legate alla virtualizzazione e ricostruzione 3D di siti archeologici e musei, fino ad arrivare alla realizzazione di veri e propri geomusei virtuali. Nel campo della smart agricolture, infine, saranno testate applicazioni per lo sviluppo della cosiddetta agricoltura di “precisione”, in cui il 5G supporterà sofisticati sistemi di monitoraggio e l’utilizzo di veicoli autonomi dotati di apposite soluzioni all’avanguardia integrate.