IL REPORT

5G, il giro d’affari dei software per la sicurezza triplicherà in 5 anni



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È la stima di Abi Research, secondo cui la proliferazione delle Api, se da un lato alza l’asticella delle minacce informatiche, dall’altro può contribuire a una maggiore difesa. “Se ben implementate le Api diventano una fonte inestimabile di dati per i sistemi di identificazione delle minacce, ma una configurazione sbagliata o errori umani rischiano di esporre le reti”. Necessario mettere a punto strategie “equilibrate”

Pubblicato il 19 set 2024



5g 5

Il fatturato del software di sicurezza 5G sarà più che triplicato nei prossimi cinque anni, raggiungendo oltre 4,6 miliardi di dollari. Lo affermano le previsioni della società di intelligence tecnologica globale Abi Research, secondo cui le Api non saranno l’unica fonte, ma faranno parte di questo ecosistema software in forte espansione e costituiranno uno dei maggiori vettori di minacce.

Il 5G – spiega Abi – è sempre stato un ibrido cyber-cellulare e la spinta alla proliferazione delle Application Programming Interface (Api) all’interno del 5G è destinata a fondere ulteriormente questi due mondi. Si tratta di un percorso non facile: i ricavi del mercato non sono chiari e c’è la minaccia della molteplicità e della non standardizzazione delle soluzioni, e la sicurezza non è affatto l’ultimo dei problemi che gli operatori di rete e gli sviluppatori che sostengono il mercato delle Api dovranno affrontare.

La “doppia faccia” delle Api

Le Api non sono solo un vettore di minacce: secondo le previsioni di Abi Research, il mercato delle Api incentrato sulla sicurezza crescerà fino a oltre 5 miliardi di dollari nel 2028 e, in questo senso, le Api contribuiranno a identificare e proteggere dagli attacchi. Le Api, quindi, rappresentano un gioco di equilibri.

“Se ben implementate, le Api potrebbero essere una fonte inestimabile di dati per i sistemi di identificazione delle minacce – spiega Georgia Cooke, Digital Security Research Analyst di Abi Research -, con una visione della rete che potrebbe avvisare gli analisti della sicurezza degli attacchi nelle fasi iniziali e prevenire le violazioni. Tuttavia, una semplice configurazione errata o un errore umano potrebbero lasciare le reti esposte e vulnerabili agli aggressori”.

L’importanza della standardizzazione

La standardizzazione è una componente chiave per ottenere questo risultato, per cui sono stati creati diversi organismi per guidare gli operatori attraverso il processo e garantire la collaborazione. Il progetto Gsma Open Gateway è il più grande, con il 65% delle connessioni mobili mondiali coperte da fornitori associati a Open Gateway. Una guida rigorosa alle best practice, una progettazione collaborativa interoperabile e una condivisione efficace delle informazioni sono fondamentali per affrontare con successo le vulnerabilità delle Api.

“Fondamentale non avere fretta”

“È fondamentale che gli operatori non abbiano fretta. L’esposizione della rete basata su Api potrebbe essere una valida soluzione per rallentare il ritorno sugli investimenti della rete 5G (Roi). Tuttavia, presenta anche un grande rischio per la sicurezza e deve essere realizzata in fasi misurate e complete. Le Api sono già state all’origine di importanti violazioni delle telecomunicazioni e questo continuerà ad accadere se non si includono fin dall’inizio una buona progettazione e politiche di sicurezza”, afferma Cooke.

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