È il primo atto del governo 5Stelle-Pd: il Consiglio dei ministri n.1, quello odierno, su proposta del neo-ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, ha deliberato l’esercizio dei poteri speciali – a norma dell’articolo 1-bis del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21 – in relazione all’acquisto di beni e servizi legati al 5G da parte di Linkem, Vodafone, Tim, Wind Tre e Fastweb. E i provvedimenti ricadono indirettamente anche su Huawei e Zte.
In dettaglio, riguardo a Linkem è stato deciso l’esercizio dei poteri speciali “in relazione alla informativa notificata dalla società relativa a contratti o accordi aventi ad oggetto l’acquisto di beni e servizi relativi alla progettazione, alla realizzazione, alla manutenzione e alla gestione delle reti inerenti i servizi di comunicazione elettronica a banda larga su tecnologia 5G e acquisizione di componenti ad alta intensità tecnologica funzionali alla predetta realizzazione o gestione”, si legge sulla nota emessa a seguito del Consiglio dei ministri.
Per Vodafone il provvedimento riguarda “accordi aventi ad oggetto l’acquisto di beni e servizi per la realizzazione e la gestione di reti di comunicazione elettronica basate sulla tecnologia 5G”. Tim è finita nel mirino “l’informativa notificata dalla società relativa agli accordi conclusi prima del 26 marzo relativi ad apparati e sistemi di comunicazione rispetto ai quali la tecnologia 5G può essere considerata una naturale evoluzione”. L’esercizio dei poteri speciali su Wind Tre riguarda “gli accordi stipulati con la società Huawei, aventi ad oggetto l’acquisto di beni e servizi per la realizzazione e la gestione di reti di comunicazione elettronica basate sulla tecnologia 5G”. E per Fastweb “l’informativa notificata dalla società relativa all’acquisto dalla società Zte Corporation degli apparati relativi alle componenti radio per la realizzazione dell’ultima tratta della rete 5G Fwa”.