Prende il via uno dei sei progetti per la mobilità europea connessa col 5G assegnati a Cellnex dalla Commissione Ue: Cellnex Italia e Cellnex Austria, due società del gruppo Cellnex Telecom, insieme ad Autostrade per l’Italia (Aspi) e in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia (Fvg) e il Ministero delle imprese e del made in Italy (Mimit), hanno avviato uno studio di fattibilità per il corridoio delle reti trans-europee di trasporto (Ten-T) Adriatico-Baltico, concentrandosi sulla tratta che va da Udine al territorio austriaco (A23), attraverso il confine di Tarvisio, per un totale di oltre 100 km. Lo studio sarà finanziato al 50% dalla Commissione europea e terminerà a giugno 2023.
Lo studio di fattibilità dovrà individuare le opere, le criticità e i costi necessari per garantire una copertura con tecnologia 5G dei questi assi autostradali.
Soluzioni 5G aperte a tutti gli operatori
Cellnex Italia, capofila del progetto, insieme ad Aspi e Cellnex Austria, studieranno in collaborazione con la Regione FVG le opere necessarie per assicurare connettività 5G nel tratto transfrontaliero, con soluzioni 5G aperte a tutti gli operatori di telefonia mobile.
Lo studio valuterà l’installazione di nuove torri di telecomunicazioni e la realizzazione di impianti Das (Distributed antenna system) dedicati ad assicurare copertura di segnale (dati e voce) su autostrada A23 Udine – Confine di Stato anche all’interno delle gallerie e su autobahn A2 Confine di Stato – Villach (Austria). Gli impianti Das sono costituiti da una rete di mini-antenne a minimo impatto visivo ed elettromagnetico e forniscono copertura indoor in ambienti speciali.
Verso le smart road e l’auto autonoma
Queste soluzioni sono fondamentali sia per predisporre le infrastrutture alla mobilità del futuro sia per garantire una sempre maggiore sicurezza agli utenti. Il progetto, infatti, valuterà anche l’integrazione di tecnologie di ultima generazione che permettano l’implementazione delle smart roads e, in particolare, la realizzazione di reti Cooperative Its (C-Roads) V2X per la comunicazione di informazioni di viabilità agli autoveicoli predisposti.
L’intervento permetterà inoltre il monitoraggio dei sistemi radiomobili per la rilevazione dello stato operativo del servizio di chiamata, in particolare all’interno delle gallerie, e favorirà lo sviluppo di tecnologie per la guida autonoma.
Connettività e sicurezza sulle strade Ue
L’obiettivo principale di questo studio di fattibilità è promuovere una rapida diffusione e l’adozione di reti ad altissima velocità, compresi i sistemi 5G, all’interno delle infrastrutture di trasporto dorsali in tutti i territori Ue, per massimizzare la coesione territoriale dell’Unione. Lo studio dedicato all’A23 fa parte dei 6 progetti (4 lavori e 2 studi) assegnati a dicembre 2022 dalla Commissione a Cellnex per lo sviluppo di un’infrastruttura 5G sui corridoi di trasporto transnazionali. Complessivamente rappresentano un investimento di circa 24 milioni di euro, per metà finanziato dalla Commissione europea (tramite il programma di finanziamento Cef-2), e dovrebbero essere completati entro dicembre 2025.
Il Cef-2 mira a fornire una connettività 5G di alta qualità e ininterrotta per i servizi di sicurezza stradale e servizi di connettività agli utenti dei veicoli e ai passeggeri lungo i corridoi stradali transfrontalieri.
“Ampliare l’adozione delle tecnologie digitali per rendere l’Europa più connessa e competitiva è una sfida che fa parte del nostro Dna”, dichiara Gianluca Landolina, Managing director di Cellnex Italia. “Siamo orgogliosi di poter contribuire con questo studio allo sforzo dell’Unione europea per rendere le infrastrutture più sicure, resilienti e sostenibili grazie alle reti di ultima generazione, compresi i sistemi 5G”.
Peter Haupt, Managing director di Cellnex Austria, sottolinea l’importanza del progetto come prerequisito essenziale per la futura mobilità in rete e automatizzata, che dovrebbe andare a vantaggio sia dei cittadini che dell’economia e aggiunge: “Siamo molto contenti di poter contribuire con il nostro ampio know-how a questo studio transnazionale e di poter così contribuire a plasmare il futuro – dalla mobilità alla sicurezza stradale, fino allo sviluppo economico – di questa regione”.