Fastweb fa il suo ingresso come nuovo membro nella 5G infrastructure association (5G IA), che rappresenta il settore privato all’interno della 5G PPP (Public-private partnership), uno dei principali programmi di ricerca sul 5G a livello globale, nato nel sistema di finanziamento integrato destinato alle attività di ricerca dell’Unione Europea Horizon 2020.
Lo scopo della 5G IA è di costruire consenso sulla tecnologia 5G e favorirne lo sviluppo in Europa. Riunisce un largo numero di player del digitale e delle tlc tra cui università, istituti di ricerca, piccole e medie imprese, ed è impegnata in un’ampia gamma di attività in aree strategiche: progetti di ricerca e sviluppo, evoluzione tecnologica, standardizzazione, spettro di frequenza, collaborazioni con le imprese a livello internazionale.
“Siamo orgogliosi di entrare a far parte di uno dei principali network europei di ricerca e sviluppo sulla tecnologia 5G – afferma Mario Mella, Cto di Fastweb – Fastweb è pronta a giocare un ruolo di primo piano anche per la costruzione della rete in grado di supportare il 5G, consolidando ulteriormente il proprio vantaggio competitivo a livello infrastrutturale. Fastweb, possiede già tutti gli elementi del 5G: fibra capillare, 22mila armadi pronti a ospitare le microcelle e le frequenze nelle principali città a cui la società ha accesso. Ci candidiamo ad essere gli apripista del 5G e pensiamo di avere tutte le carte in regola per farlo”.
L’ingresso nella 5G Infrastructure Association – si legge in una nota dell’operatore – testimonia la volontà concreta di Fastweb nel diventare il protagonista di una vera e propria rivoluzione tecnologica con la realizzazione di una infrastruttura di nuova generazione 5G e, al tempo stesso, l’attenzione nei confronti del ruolo chiave della ricerca europea e dell’industria di settore. “Fastweb, grazie agli accordi per le frequenze siglati a dicembre dello scorso anno e all’infrastruttura capillare in fibra ottica che si estende sull’intero territorio nazionale – prosegue il comunicato – dispone infatti già oggi di tutti gli asset strategici necessari per giocare un ruolo da protagonisti nel 5G. L’azienda è uno dei primi operatori che effettuerà sperimentazioni sul 5G in Europa, con il progetto messo a punto con Tim e Huawei, che in consorzio si sono aggiudicate il bando di gara del Mise per la sperimentazione della nuova tecnologia nelle città di Bari e Matera, che porterà cittadini e imprese a beneficiare – entro il 2019 – di servizi innovativi in settori come la sanità, l’industria 4.0, il turismo, la cultura, l’automotive e la sicurezza stradale”.
Risale infine allo scorso luglio la sigla del protocollo d’intesa con il Comune di Roma “per la definizione di progetti di sperimentazione basata su tecnologie 5G e Wi Fi” in ambito Smart City e IoT, da realizzare in alcune aree del territorio comunale entro il 2020.