GREEN TELCO

5G, l’efficienza energetica delle reti diventa priorità

È quanto emerge da un report commissionato da Amd a 451 Research. Riflettori sugli edge server: i network sempre più cloud native e decentralizzati. Primo step l’aggiornamento della Cpu, determinanti l’uso di fonti energetiche alternative, il liquid cooling per i data center, l’incremento delle performance per watt e la modalità sleep

Pubblicato il 05 Apr 2023

OpenSignal 5G

Gli obiettivi di sostenibilità sempre più al centro delle strategie delle Tlc sulle infrastrutture di rete. Un “punto di svolta” nel processo di trasformazione digitale destinato ad accelerare man mano che gli operatori di reti mobili avanzeranno nelle implementazioni del 5G e dell’edge computing. Emerge dal report commissionato da Amd a 451 Research (scarica qui lo studio), secondo cui gli operatori Tlc stanno rivedendo le priorità in tema di efficienza energetica.

Le nuove priorità per le Tlc

Secondo il report il 43% dei network stakeholder dichiara che l’efficienza energetica è la caratteristica più importante da considerare quando si scelgono gli edge server, addirittura prima della sicurezza e delle trust credential (37%), che si sono posizionate al secondo posto.

Le più recenti reti mobili sono sempre più sistemi cloud-nativi, disaggregati, decentralizzati e aperti. Man mano che iniziano a operare come moderne infrastrutture cloud, si presentano opportunità in quanto le reti possono iniziare a incorporare nuove funzionalità avanzate e integrare capacità di edge computing che possono avere un impatto concreto sui risultati in termini di sostenibilità e contenimento delle bollette energetiche, ponendo le basi per il prossimo “capitolo” del 5G.

Il percorso green degli operatori

Il primo layer funzionale su cui gli operatori 5G possono concentrarsi per aumentare l’efficienza inizia con l’aggiornamento della Cpu. Per le funzioni del piano utente ai margini della rete, i server x86 sono una scelta naturale, ma i ritardi nelle performance di efficienza energetica hanno creato un’opportunità per modificare lo status quo.

Oltre alla sostituzione delle architetture dei server, si prevede che anche diverse altre aree di innovazione contribuiranno agli obiettivi di efficienza energetica. Tra queste, l’utilizzo di fonti energetiche alternative, le innovazioni nei data center come il liquid cooling, gli acceleratori per incrementare le performance per watt e le funzionalità delle reti di accesso radio come la modalità sleep. 

L’allineamento agli obiettivi Esg

La strada del 5G – si legge nel documento – non è stata ancora completamente scritta. Il prossimo passaggio dovrà offrire una piattaforma dinamica e agile per servizi innovativi e opportunità di partnership, migliorando al contempo l’efficienza operativa attraverso funzionalità di automazione e sostenibilità.

Ma rimane ancora molto da fare. Finora i primi ritorni sul 5G sono stati contrastanti: la prima fase della copertura 5G incentrata sul consumatore ha portato risultati in bianco e nero, con alti risultati tecnici da un lato, ma dall’altro con forti impatti sulle entrate dovuti a investimenti di centinaia di miliardi per gli aggiornamenti di rete e per le licenze di spettro radio. La speranza – si legge ancora nel report – è che un 5G pienamente realizzato ponga le basi per un’era più redditizia.

Le sfide di fronte agli operatori Tlc

A livello globale, gli operatori di reti mobili stanno attraversando una fase di sfide interne ed esterne. In primis l’attuale contesto di incertezza economica influenzata dall’instabilità della catena di approvvigionamento, dall’inflazione, dai conflitti regionali e dall’iperconcorrenza. In più le telecomunicazioni sono ad alto consumo energetico e soggette quindi ad aumenti dei costi derivanti dall’inflazione dei prezzi dell’energia. La pressione esterna per la decarbonizzazione e la trasparenza sugli obiettivi Esg si aggiunge agli impatti costringendo gli operatori a utilizzare energia più pulita, ma più costosa.

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