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5G, l’Europa continui a mantenere saldo il timone della concorrenza

Limitazioni relative alla capacità di alcuni fornitori di operare sul mercato priverebbero l’Ue dei benefici finora garantiti a imprese e consumatori in termini di libertà e scelte. E si rischia anche un danno economico importante

Pubblicato il 09 Lug 2020

Jan Bredehoeft

Associate Director West European Legal Department Huawei Technologies

Jan Bredehoeft

Nella crisi legata al Covid-19, la tecnologia ha dimostrato il suo grande potenziale. Partendo da soluzioni per lavorare da remoto e per incontrare amici e familiari nel mondo virtuale, e con diversi gradi di avanzamento, abbiamo potuto dare un primo sguardo alle soluzioni che si sono evolute affrontando la sfida della didattica online. Inoltre, di recente, alcuni Stati membri dell’Ue hanno avviato iniziative per monitorare i contagi di coronavirus attraverso soluzioni basate su app. Eppure, con tutti i progressi e gli approcci creativi a cui abbiamo assistito, è ormai chiaro che la digitalizzazione è solo un punto di partenza.

Ci rendiamo conto che, ad esempio, in termini di apprendimento digitale o per quanto riguarda gli strumenti digitali impiegati per prevedere i contagi e le ondate di coronavirus, pur nel rispetto delle norme sulla protezione dai dati, ci sono ancora molte cose che devono essere migliorate, persino per le economie più avanzate del mondo. In altre parole, ci aspettiamo di migliorare continuamente nella facilitazione di soluzioni digitali per affrontare i problemi del mondo reale, anche quelli che possono aiutarci a combattere una calamità, come la crisi sanitaria scoppiata in seguito al diffondersi del coronavirus.

A questo proposito, molti Paesi stanno riponendo grandi speranze nella tecnologia 5G, almeno 10 volte più veloce della precedente generazione di telecomunicazioni mobili, come motore chiave per la digitalizzazione e l’innovazione tecnica. Gli Stati membri dell’Ue si stanno impegnando a favore di una rapida diffusione delle apparecchiature tecniche più innovative e all’avanguardia a prezzi accessibili.

Realizzare i progressi attesi è stata a lungo la strategia dell’Unione europea e dei suoi Paesi membri, per favorire la competizione tra le aziende più agili e capaci. Per dirla con le parole della Vicepresidente della Commissione europea Margrethe Vestager: “Significa che le imprese non hanno altra scelta se non quella di optare per l’innovazione, se vogliono rimanere al passo con i loro rivali. E dando alle idee più innovative la possibilità di raggiungere il mercato, abbiamo una migliore possibilità di fare nuove scoperte: le innovazioni che trasformeranno la vita delle persone, e che costituiranno la base del successo della nostra industria”.

Sopravvivere e avere successo in un ambiente di questo tipo è difficile e scomodo: come azienda bisogna costantemente stare all’erta. Ma è anche gratificante se si riesce ad emergere come leader tecnologici o a maturare e a commercializzare con successo nuove idee innovative.

In Huawei, l’innovazione è stata il caposaldo del nostro successo negli ultimi 30 anni. Per rimanere competitivi, investiamo enormemente in ricerca e sviluppo, circa il 10-15% del nostro fatturato annuo, con investimenti sostanziali anche nelle nostre attività di ricerca e sviluppo in tutta Europa. Questo è il motivo principale per cui, secondo la piattaforma di market intelligence IPlytics, con sede a Berlino, Huawei è il gigante tecnologico leader nelle varie classifiche globali di dichiarazione di brevetti per la tecnologia 5G.

Una concorrenza efficace significa anche che dobbiamo costantemente conquistare e mantenere la fiducia dei nostri clienti, poichè attualmente 45 dei 50 maggiori operatori di telecomunicazioni mobili utilizzano la nostra tecnologia. Ciò riflette il fatto che gli operatori stanno selezionando i fornitori appropriati sulla base di scelte commerciali sostenibili nel lungo termine, massimizzando al contempo il loro valore per il processo di trasformazione digitale e sottolineando fortemente la resilienza della rete e la sicurezza dei dati.

Recentemente, la Commissione europea ha adottato il toolbox che evidenzia in particolare la necessità di coordinare gli Stati membri in termini di sicurezza del 5G. La maggior parte dei Paesi ha adottato un approccio pragmatico, ad esempio recentemente la Germania, che ha varato il progetto di legge 2.0 sulla sicurezza informatica. Huawei sostiene fortemente la maggiore attenzione rivolta alla sicurezza. L’azienda è infatti leader nel campo della trasparenza, con vari centri di sicurezza in tutta Europa, ed è in cima alla lista dei contributi per la sicurezza agli enti di standardizzazione più rilevanti.

Allo stesso tempo, crediamo che sia importante combinare i più elevati standard di sicurezza con la diversità e la concorrenza. In fatto di diversità, la scelta del cliente e la concorrenza sono tutti prerequisiti per garantire la sicurezza 5G nelle reti di telecomunicazione.

La forza dei mercati delle comunicazioni elettroniche dell’Ue e a sua volta dell’economia dell’Ue è ed è sempre stata derivata dalla libertà di cui gli operatori hanno goduto nella scelta dei fornitori di apparecchiature più idonei e avanzati, derivante dall’applicazione di mercati davvero aperti e competitivi. Limitazioni relative alla capacità di alcuni fornitori di operare sul mercato priverebbero l’Ue dei benefici della concorrenza, mentre riaffermerebbero diritti speciali per i rimanenti concorrenti in violazione della normativa europea. Guardando al di là dell’Ue e del mercato comune, l’Europa è orgogliosa del suo sostegno alle istituzioni multilaterali. In questo contesto, un divieto verso alcuni fornitori, di fatto dovuto al loro Paese d’origine, solleverebbe serie preoccupazioni in merito al rispetto delle leggi applicabili dell’Omc a protezione del commercio internazionale. La totale esclusione di un fornitore comporterebbe, inoltre, un’enorme perdita economica per l’intero settore, con il potenziale di un significativo aumento dei costi per le economie europee. Secondo uno studio condotto da Oxford Economics, l’impatto economico negativo nei Paesi europei potrebbe ammontare a 3 miliardi di euro, un aumento, in ultima analisi, derivante dai prezzi più elevati per la connettività al 5G da parte dei consumatori.

Ma non ci sono soltanto i costi economici da considerare. Soffocare la concorrenza potrebbe significare perdere la prossima grande occasione, o forse un’innovazione che ci aiuterà a superare un’altra crisi. Il progresso economico e le innovazioni digitali sono cruciali per migliorare il nostro benessere quotidiano, e in ultima analisi possono aiutarci a salvare vite umane quando ci troviamo ad affrontare una situazione come la pandemia di coronavirus. Eppure, i progressi della tecnologia digitale dipendono da un’effettiva concorrenza sul mercato europeo, consentendo al tempo stesso a tutti i principali innovatori del nostro settore di contribuire al bene comune.

Huawei è onorata di svolgere da oltre 20 anni un ruolo importante nella costruzione di un’infrastruttura di reti di telecomunicazione in Europa. Ci impegniamo a continuare a guadagnarci la fiducia dei nostri partner europei, contribuendo al progresso tecnologico basato e supportato dai più alti standard di sicurezza disponibili e necessari per l’introduzione del 5G.

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