Adeguare i limiti elettromagnetici alla normativa Ue? In Italia si dibatte da anni sulla questione ma è diventato un pour parler che non va a parare da nessuna parte. Tutti concordi sulla necessità di una revisione per spingere l’infrastrutturazione 5G ma nessun Governo si è preso fino ad ora la responsabilità politica di passare all’azione per il timore di perdere consensi: dilaga la disinformazione sui rischi legati alla salute, senza alcun fondamento scientifico, e molte amministrazioni comunali non hanno la più pallida idea di come muoversi nonostante le campagne portate avanti nel corso degli anni per sgombrare il campo dalle fake news.
Butti ha preso a cuore la questione
Il Sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti ha preso a cuore la questione e nei giorni scorsi ha dichiarato che va trovato un punto di equilibrio tra le esigenze di salute pubblica e lo sviluppo, punto di equilibrio che può essere rappresentato dall’allineamento dei limiti italiani – i più stringenti in assoluto – a quelli europei, anche e soprattutto per non penalizzare il nostro Paese nella corsa alla quinta generazione mobile.
Avanti tutta sugli ospedali 5G-ready
Mentre in Italia si continua a temporeggiare, gli altri Paesi spingono sui progetti e il mondo della sanità si sta dimostrando fra i più prolifici: a dispetto delle fake news sui rischi per la salute, il settore della salute non teme impatti e anzi considera il 5G determinante per spingere servizi e cure. E sono gli ospedali in primis a dotarsi di infrastrutture dedicate.
Fra le news dell’ultim’ora il lancio di un proof of concept da parte dell’Istituto oncologico dello Stato di San Paolo, in Brasile, il primo nel suo genere basato sull’uso della quinta generazione mobile in un ospedale pubblico del Paese sudamericano. La telco Verizon e la Cleveland Clinic hanno appena annunciato la costruzione di un nuovo ospedale in Ohio, il primo “5G-native” degli Stati Uniti. L’operatore Vivo è stato scelto dall’Ospedale Albert Einstein per abilitare la connessione 5G nel suo nuovo laboratorio. E in Francia Conscience Robotics sta sperimentando l’uso di un robot in un ospedale privato di Caen grazie alla connettività 5G by Orange.
Il mercato del 5G per l’assistenza sanitaria oltre i 15 miliardi al 2029
La lista dei progetti e le iniziative si allunga dunque di giorno in giorno e le proiezioni di mercato sono da record: il mercato globale del 5G per l’assistenza sanitaria raggiungerà oltre 15 miliardi di dollari entro il 2029 dai 119,12 milioni di dollari del 2020, con un Cagr del 72,1%, stando ai dati della società di analisi Exactitude Consultancy. Da una survey commissionata da Cox Communications e indirizzata a capire l’evoluzione dello scenario 5G negli ospedali statunitensi è emerso che il 60% dei dirigenti ospedalieri prevede di investire in reti 5G pubbliche e private entro i prossimi due anni nell’ambito della sfida smart hospitals. E secondo Abi Research il 5G ha molti vantaggi all’assistenza sanitaria, resi possibili da funzionalità di rete come Enhanced Mobile Broadband, Ultra-Reliable Low Latency Communications e Massive Machine Type Communications. Rispetto alle generazioni mobili precedenti, le reti private 5G sono più adatte ai casi d’uso in ambito sanitario che richiedono elevate velocità di trasmissione dei dati in un’ampia area di copertura, che hanno requisiti specifici di latenza e devono supportare molti dispositivi.
Trasmissione di file
Con una velocità di download fino a 100 volte superiore a quella dell’Lte (Long Term Evolution), la connettività 5G è un must per le attività amministrative nel settore sanitario. I file di grandi dimensioni, come quelli di diagnostica per immagini, e altri trasferimenti di file possono essere completati in pochi secondi con il 5G.
Teleconsulto
Un recente sondaggio di KeyCare ha rilevato che il 92% dei pazienti sarebbe disposto a sottoporsi a una visita di teleassistenza entro il prossimo anno se il proprio fornitore di servizi sanitari offrisse il servizio. Con l’aumento della domanda di consulenze e visite sanitarie digitali, aumenterà anche la domanda di 5G, in quanto fornisce un servizio di rete più affidabile. La connettività 5G è un importante facilitatore di servizi efficienti di consultazione remota/video tra pazienti e medici o altri operatori sanitari.
Tracciamento dei contatti
Utilizzando i tracker dell’Internet of Things (IoT), il 5G consente la tracciabilità in tempo reale di malattie infettive come il Covid. Ad esempio, l’mMTC può essere utilizzato per monitorare un’area predefinita, come un campo sportivo o altre strutture di allenamento, con termocamere per monitorare la temperatura corporea delle persone.
Servizi assistiti da robot
Il 5G è il fulcro delle operazioni sanitarie robotizzate. Il solo settore sanitario statunitense avrà una carenza di infermieri compresa tra 200.000 e 450.000 unità entro il 2025, le strutture mediche avranno dunque bisogno della massima automazione possibile.
Interventi chirurgici completamente a distanza
Tra l’elevata larghezza di banda promessa dall’eMbb e le basse latenze e l’alta affidabilità garantite dall’Urllc, il 5G rappresenta una svolta per i robot sanitari. In questo scenario, il chirurgo opererebbe con un robot che funziona come un chirurgo in carne e ossa. le funzionalità eMbb 5G saranno utilizzate per trasmettere le riprese video di una telecamera al chirurgo, le basse latenze garantite dall’Urllc sono importanti per trasmettere qualsiasi tipo di feedback. Tutto ciò avviene in tempo reale e senza alcuna latenza percepibile.
Monitoraggio da remoto
Grazie ai tracker IoT integrati, il 5G consente al personale medico di monitorare i parametri vitali dei pazienti in tempo reale, Per una migliore diagnostica a distanza, l’eMbb può fornire una trasmissione video ad alta definizione. Queste capacità di rete sarebbero di grande utilità per le piattaforme di monitoraggio dei pazienti basate sull’intelligenza artificiale
Formazione medica
La domanda più elevata di Realtà Aumentata (AR) e Realtà Virtuale (VR) nel settore sanitario si registra nei casi di formazione e simulazione. Le applicazioni AR/VR, poiché richiedono una larghezza di banda elevata e una bassa latenza, forniranno simulazioni più realistiche ai tirocinanti se integrate con il 5G.
Ambulanze connesse
Strumenti abilitati al 5G come telecamere HD e cuffie VR possono essere utili ai paramedici migliorando le operazioni quotidiane. I paramedici potrebbero, attraverso lo streaming HD abilitato al 5G e un robot, collegare da remoto un chirurgo. Inoltre, i paramedici possono utilizzare sensori audiovisivi per controllare i segnali vitali del paziente trasmettendo le informazioni al personale ospedaliero per consentire ai medici di facilitare il trattamento appropriato all’arrivo del paziente. Infine, le ambulanze abilitate al 5G sono efficienti nell’identificare le condizioni stradali attraverso soluzioni Vehicle-to-Vehicle (V2V), Vehicle-to-Infrastructure (V2I) e Vehicle-to-Everything (V2X). Ottimizzando i percorsi delle ambulanze le tecnologie di connettività mobile aiutano i paramedici a raggiungere i pazienti e a portare a termine le operazioni di soccorso.
Il 5G e l’impatto sulla salute: la revisione dell’Oms
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha annunciato la composizione di un gruppo di lavoro incaricato di esaminare l’esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza (RF-Emf) e i rischi per la salute. Il lavoro del gruppo di lavoro dovrebbe concludersi entro la fine di quest’anno attraverso l’elaborazione di un rapporto tecnico che punta una revisione della letteratura scientifica sui campi elettromagnetici a radiofrequenza. L’ultima volta che l’Oms ha intrapreso una revisione così completa risale al 1993, quando le principali fonti di segnali radio erano i trasmettitori e i forni a microonde. Il rapporto del 1993 non menziona le tecnologie di comunicazione mobile: considerate le numerose e varie fonti di RF-Emf attuali e la continua evoluzione della tecnologia mobile, il gruppo di lavoro produrrà una valutazione autorevole delle prove scientifiche. Ad oggi non sono state segnalate preoccupazioni specifiche per la salute legate alla tecnologia mobile e la task force dell’Oms sta valutando anche le generazioni future a partire dal 6G. La nuova revisione dell’Oms rappresenterà dunque un’opportunità per armonizzare i limiti e i metodi di valutazione delle RF-Emf con i più recenti pareri scientifici e le migliori pratiche globali.
Il comitato scientifico dell’Europa
Un comitato scientifico della Commissione europea esprimerà presto un parere sull’aggiornamento dei valori limite dei campi elettromagnetici. Gli attuali limiti dell’Ue si basano sulle linee guida dell’Icnirp del 1998 e si prevede che il comitato scientifico raccomandi l’armonizzazione con le linee guida emanate nel 2020. Nel 2022, la Iec (International Electrotechnical Commission) ha aggiornato i metodi di valutazione dei campi elettromagnetici per le stazioni radiobase, includendo nuovi metodi che forniscono una migliore precisione per le antenne 5G e sono validi per le ultime linee guida Icnirp. Con l’accelerazione della diffusione del 5G, è opportuno che i Paesi aggiornino le proprie norme di conformità.
Il progetto SeaWave e il ruolo dell’Italia
Finanziato nell’ambito di Horizon Europe con un budget di oltre 7 milioni di euro e condotto da un consorzio di 16 partner di ricerca, tra cui Enea, è partito il progetto SeaWave che punta a valutare l’eventuale impatto sulla salute dell’esposizione ai campi elettromagnetici generati dal 5G. Coordinato dall’Università Aristotele di Salonicco (Grecia), il progetto punterà, nei tre anni di attività, a identificare le differenze nei modelli di esposizione tra le reti 2G, 3G e 4G rispetto al 5G e fornirà gli strumenti tecnologici necessari per una valutazione affidabile dell’esposizione e per contribuire alla conoscenza scientifica sul rischio per la salute umana da esposizione alle onde millimetriche.
Il 5G negli ospedali italiani, Inwit in pole position
Sono oltre 40 le strutture sanitarie che negli ultimi due anni hanno siglato accordi con Inwit per la copertura con microantenne Das (Distributed Antenna System), fondamentali per l’adozione del 5G. Riguardo alla ripartizione geografica nel Nord la maggioranza delle strutture connesse si trova in Lombardia, al Centro il primato è del Lazio, al Sud svetta la Calabria. “Stiamo continuando il nostro lavoro al servizio delle comunità per la digitalizzazione del Paese a supporto degli operatori di telecomunicazione – commenta Gabriele Abbagnara, Direttore Marketing & Sales di Inwit –. La copertura di strutture sanitarie, non è importante solo per agevolare la comunicazione con l’esterno, ma anche per la possibilità di poter accedere a tutti quei servizi che potranno essere sviluppati appena il 5G sarà disponibile su tutto il territorio. Attraverso queste infrastrutture che contribuiscono a rendere le strutture ospedaliere maggiormente interconnesse e digitalizzate sarà possibile beneficiare di una sanità sempre più innovativa e vicina ai pazienti”.