Nokia è al primo posto per i brevetti 5G: uno studio indipendente di PA Consulting ha confermato per la seconda volta la leadership di Nokia nei brevetti standard essenziali per il 5G. Si tratta, sottolinea l’azienda finlandese delle attrezzature di rete, l’ultimo di una serie di studi indipendenti che classificano Nokia al primo posto per i brevetti definiti essenziali per gli standard cellulari (Standard essential patents) .
Nokia si è classificata al primo posto anche nello studio pubblicato da PA Consulting nel 2019. La società di consulenza ha condotto la propria analisi tecnica all’interno del panorama dei brevetti 5G per verificare che fossero effettivamente essenziali per lo standard 5G, piuttosto che fare affidamento sui numeri dichiarati dai titolari dei brevetti.
Oltre 3.500 famiglie di brevetti essenziali per il 5G
Il portafoglio di brevetti Nokia – si legge in una nota dell’azienda – è il risultato di oltre 130 miliardi di euro investiti in ricerca & sviluppo dal 2000 ed è composto da circa 20.000 famiglie di brevetti, tra cui oltre 3.500 famiglie di brevetti dichiarati essenziali per il 5G.
“Questa analisi indipendente riflette il contributo significativo che Nokia dà allo sviluppo degli standard industriali, i continui investimenti in R&D e la forza del nostro portafoglio di brevetti”, ha commentato Jenni Lukander, presidente di Nokia Technologies. “Lo studio ci ricorda anche che occorre guardare non solo al numero di brevetti ma alla loro qualità, quando si valuta la forza di un portafoglio di brevetti”.
Le licenze Frand
Nokia sottolinea di contrinuire da anni allo sviluppo degli standard industriali. In particolare in ambito 5G Nokia è tra le aziende che contribuiscepiù attivamente. Inoltre, il vendor finlandese evidenzia che con le sue invenzioni contribuisce agli standard aperti in cambio del diritto di darli in licenza a termini equi, ragionevoli e non discriminatori (Frand). Le aziende possono prendere in licenza e usare queste tecnologie evitando costosi investimenti in R&D.
Grazie al 5G Nokia ha messo a segno un primo trimestre con un incremento delle vendite del 3% a 5 miliardi di euro (+9% a valuta costante) e utile positivo a 263 milioni, contro una perdita di 117 milioni nel primo trimestre del 2020. Il traino dei risultati sono le divisioni Network infrastructure e Mobile e i contratti per le nuove reti mobili.
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