Un potenziale economico dirompente. Su settori che vanno dall’automotive alla sanità, dall’agricoltura alla logistica, passando per il turismo e l’entertainment. Per l’Italia si apre una sfida senza precedenti. Una sfida che può generare un incremento del Pil per oltre 80 miliardi in 15 anni. È quanto emerge dal 5G Position Paper a firma di EY che Corcom ha potuto visionare. E di cui nei giorni scorsi erano state date alcune anticipazioni. Nero su bianco, in 60 pagine, l’analisi degli ambiti più impattati dal 5G e dei relativi ritorni economici.
“Il processo di digitalizzazione iniziato da imprese e PA subirà un accelerazione senza precedenti e i sistemi economici, produttivi e sociali saranno sempre più inter-operanti tra loro”. Durante la sperimentazione dei mesi precedenti – dice Pascale – gli operatori hanno testato diverse tipologie di applicazioni: il 25% per aumentare la sicurezza di cittadini e imprese e quasi il 20% per realizzare nuovi servizi per l’industria e la sanità. “Questa tecnologia contribuirà a creare valore per le nostre aziende e a migliorare la qualità della vita delle persone. Il rallentamento del 5G, uno dei motori della digital transformation, metterebbe a rischio la competitività del sistema Italia”.
5G e Automotive: meno importazioni di carburante e meno costi per la sicurezza stradale
Le applicazioni di guida intelligente sviluppabili grazie al 5G genereranno benefici sia a livello di autoveicoli sia dei mezzi di trasporto merci. L’effetto immediato si potrà toccare con mano sul fronte del risparmio energetico: secondo le stime di EY si assisterà a un abbattimento delle importazioni di carburante (nel nostro Paese per l’80% provenienti dall’estero) nonché a minori costi di smaltimento delle emissioni, con conseguente impatto sul Pil. Oltre a ciò – si legge nel report – la maggior sicurezza associata alla guida autonoma si tradurrà in meno incidenti stradali con impatti significativi non solo dal punto di vista della sicurezza delle strade e della salute pubblica, ma anche dei costi associati alla cura e alla riabilitazione delle vittime di incidenti automobilistici.
Di conseguenza, evidenzia EY, altrettanti benefici si otterranno in ambito smart city dove il mix fra gli impatti sul fronte trasporto e quelli sul fronte sicurezza genereranno un circolo virtuoso di risparmi. Il valore economico, al di là del saldo generato dal fatturato dei servizi, è costituito dalla riduzione dei costi sociali che incidono sul Pil legati a episodi di criminalità.
5G, meno evasione fiscale grazie ai pagamenti di nuova generazione
Un altro ambito considerato comprende la lotta all’evasione fiscale grazie alla diffusione di strumenti a supporto dei micro-pagamenti come Pos, registratori di cassa e vending machine di nuova generazione sempre più spesso basati su IoT e, a tendere, abilitati dal 5G.
5G e sistema produttivo: ecco gli ambiti più impattati
Oltre alle risorse che rientrano nel sistema economico a seguito dell’abbattimento dei costi sociali vanno considerati gli impatti positivi creati a livello di sistema produttivo grazie alle applicazioni 5g-enabled. Nella manifattura si parte da Industria 4.0 come la wireless factory; nella logistica la tracciabilità delle consegne sarà l’attività più impattata; nel commercio sarà l’ora dello smart retail, nell’agricoltura cresceranno l’agricoltura di precisione e lo smart farming; anche il turismo genererà maggiori flussi monetari provenienti dall’estero in seguito all’incremento della spesa turistica derivante da applicazioni quali la realtà virtuale, l’entertainment, i percorsi guidati, le informazioni geolocalizzati. E non mancheranno applicazioni che facilitano l’iter turistico a livello gestionale e burocratico.
5G, l’impatto economico delle reti
Secondo EY va considerato anche lo sviluppo delle stesse reti 5G (capex+Opex) e le ricadute syll’ecosistema Ict in termini di maggiore domanda di piattaforme, applicazioni e servizi, collegata alla disponibilità del 5G. Dalle soluzioni per ambiti verticali alle applicazioni destinate all’utenza consumer (gaming), ai servizi professionali associati a tali applicazioni (system integratyion) alla maggiore domanda per piattaforme innovative quali cloud computing, big data/analytics, intelligenza artificiale, fino alla sicurezza IT. Con la possibilità inoltre di stimolare una maggiore produzione interna di tali applicazioni – che dovranno essere calate sulla trealtà e le specificità del contesto produttivo e sociale italiano, si legge nel report – incrementando la quota autoprodotta con conseguenze positive per l’erario e anche sull’occupazione, nonché sulla riduzione dei pagamenti a soggetti Ict che operano dall’estero e quindi non solo – almeno per la maggior parte degli introiti – tassabili nel nostro Paese.
5G, il caso sanità
Caso a parte la sanità: le applicazioni di telemedicina e teleassistenza, a tendere sempre più abilitate dal 5G, contribuiranno alla riduzione dei costi pubblici con conseguente risparmio che può essere reinvestito – suggeriscono gli autori dello studio – nel circuito della sanità o in altri contesti, sia a livelli maggiori di efficienza nella gestione di risorse scarse a cominciare dalla disponibilità di letti negli ospedali, il cui utilizzo può essere ottimizzato sostituendo una parte dei tempi di degenza con cure effettuate da remoto, deospedalizzando il paziente.