L’ANALISI

5G, qualcosa non sta funzionando: ricavi piatti, se ne riparla con il 6G?



Indirizzo copiato

Dopo una crescita dei ricavi del 40-50% tra il 2017 e il 2021, il mercato Ran è in forte calo da due anni e secondo Dell’Oro Group la situazione non cambierà fino al 2029. La quinta generazione mobile non è stata in grado di mettere in moto la rivoluzione annunciata sul fronte del business e gli investimenti sono rallentati. Gli operatori dovranno ottimizzare le roadmap e sfruttare bande di spettro più ampie

Pubblicato il 17 ott 2024



5g 5

È nel 6G che le telco possono sperare per rivitalizzare le loro entrate, perché, da questo punto di vista, il 5G non ha mantenuto le sue promesse. Secondo le ultime stime di Dell’Oro group, contenute nello studio “6G Advanced Research Report”, il mercato Ran (rete di accesso radio) ha visto una crescita dei ricavi dal 40 al 50% tra il 2017 e il 2021, ma ora sta vivendo un forte calo per il secondo anno consecutivo.

Tra il 2021 e il 2029 Dell’Oro prevede una flessione del 21% per il mercato Ran complessivo e, anche se il ritmo del declino rallenterà dopo il 2024, è probabile che la pressione al ribasso persista fino a quando il 6G non diventerà una realtà.

Entrate piatte, il 5G non ha mantenuto le promesse

Oltre alle tipiche fluttuazioni del mercato che hanno caratterizzato il panorama del Ran negli ultimi 30 anni, Dell’Oro parla di aspettative eccessive riposte nel 5G e incapacità che la tecnologia mobile di quinta generazione ha mostrato di alterare in modo significativo il trend delle entrate piatte tra gli operatori. Questi fattori stanno alimentando un maggiore scetticismo a investire pesantemente nelle nuove tecnologie.

“Un po’ di scetticismo è giustificato. Dopotutto, gli operatori hanno investito oltre 2 trilioni di dollari in Capex per il wireless tra il 2010 e il 2023 per costruire le reti 4G e 5G, ma i ricavi rimangono piatti”, ha affermato Stefan Pongratz, vicepresidente della ricerca Ran e Telecom Capex presso Dell’Oro Group. “Guardando al futuro, gli operatori dovranno ottimizzare le loro roadmap sullo spettro per affrontare i vari scenari per il traffico dati. Il nostro caso tipo presuppone che la crescita del traffico dati mobile continuerà a rallentare, consentendo agli operatori di migliorare il loro rapporto di intensità di capitale, il che a sua volta metterà un’ulteriore pressione al ribasso sul mercato Ran”.

Tuttavia, alla fine sarà necessario per le telco costruire una capacità aggiuntiva e, a quel punto, sfruttare bande di spettro più ampie.

“La rete macro esistente offrirà probabilmente la soluzione più conveniente”, ha aggiunto Pongratz.

Il 6G spinge il mercato Ran: 30 miliardi entro il 2033

Secondo lo studio di Dell’Oro i ricavi totali Ran saranno probabilmente in calo fino al 2029, mentre i ricavi 6G Ran raggiungeranno i 30 miliardi di dollari entro il 2033.

A livello di spettro, le frequenze sotto i 7 GHz e le onde cmWave (Centimeter wave) dovrebbero dominare il mix 6G.

Sulle promesse deluse del 5G Dell’Oro aveva già scritto a settembre, rivelando che la diffusione delle nuove reti mobili di quinta generazione procede al rallentatore e colpisce il mercato delle apparecchiature di trasmissione a microonde punto-punto, i cui ricavi nel secondo trimestre 2024 sono in flessione dell’8% anno su anno a causa della minore domanda di backhaul mobile (“Microwave transmission & mobile backhaul quarterly report”). I ricavi associati al mobile backhaul sono diminuiti del 9% su base annua.

“Gli operatori in molte parti del mondo non hanno incentivi a installare rapidamente le reti 5G, ha affermato Dell’Oro.

Articoli correlati

Articolo 1 di 5