BANDA ULTRALARGA MOBILE

5G, si entra nella fase due. Ken Hu, Huawei: “Le telco dovranno evolversi”

In occasione del Global Mobile Broadband Forum di Dubai delineate le sfide del comparto. Non solo connettività: gli operatori potranno imporsi come fornitori di servizi cloud e system integrator, ma bisognerà lavorare sugli standard verticali per spingere il B2B. Determinante la sfida green e saranno necessari anche dispositivi di nuova generazione

Pubblicato il 14 Ott 2021

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“In soli cinque anni di implementazione commerciale, il 5G ha assicurato un notevole miglioramento dell’esperienza mobile per i consumatori e sta già iniziando a offrire altrettanti benefici anche a numerosi settori industriali in tutto il mondo. Complessivamente, possiamo affermare che questi progressi sono stati molto più rapidi di quanto ci aspettassimo, soprattutto in termini di base utenti, copertura della rete e quantità di terminali 5G disponibili sul mercato”. Dal palco della 12a edizione del Global Mobile Broadband Forum di Huawei, andato in scena a Dubai, Ken Hu, Rotating Chairman dell’azienda cinese ha fatto il punto sull’evoluzione e i numeri della quinta generazione mobile delineando anche le opportunità che guideranno la prossima fase e che faranno prevalentemente leva sui servizi di Extended Reality (XR), il mercato B2B e lo sviluppo a ridotte emissioni di carbonio

Le reti 5G commerciali a livello globale e la spinta cinese

Ammontano a 176 le reti commerciali 5G a livello mondiale in grado di garantire il segnale mobile di nuova generazione a oltre 500 milioni di utenti. In ambito consumer, le velocità medie di download del 5G sono circa 10 volte superiori a quelle del 4G e hanno favorito una più ampia adozione di applicazioni quali realtà virtuale e trasmissione a 360 gradi. In ambito aziendale esistono già 10.000 progetti che esplorano le applicazioni B2B del 5G (5GtoB). Hu ha però evidenziato alcune aree di miglioramento. “Più della metà dei 10.000 progetti 5GtoB sono in Cina. Disponiamo quindi già di un numero significativo di casi d’uso ma dobbiamo impegnarci per dar vita a casi aziendali più sostenibili”. Cloud e intelligenza artificiale le due tecnologie considerate fondamentali per la fase due, anche e soprattutto in considerazione dell’accelerazione del processo di trasformazione digitale imposta dalla pandemia. “Offrono molte opportunità per il nostro settore. Allo stesso tempo però ci mettono davanti a delle grandi sfide ma ci sono alcune cose su cui possiamo lavorare sin da subito per non farci cogliere impreparati”.

Il ruolo forte delle telco: evoluzione per le nuove sfide

Secondo Huawei per supportare un’esperienza di tipo XR (Extended reality) basata su cloud, le reti devono fornire velocità di download superiori a 4,6 Gbit/s con una latenza non superiore a 10 millisecondi. Determinante il ruolo degli operatori che dovranno continuare a migliorare le capacità di rete in termini di uplink, posizionamento e rilevamento. Inoltre, poiché gli scenari industriali sono molto più complessi, l’O&M può rappresentare una vera e propria sfida.

La trasformazione digitale richiederà anche un’evoluzione dei ruoli: oltre a fornire connettività – ha evidenziato il manager – gli operatori possono fungere da fornitori di servizi cloud, system integrator e altro ancora. E per favorire una più ampia adozione del 5G nei diversi settori, è importante anche lo sviluppo di standard di telecomunicazioni specifici per ciascun settore. A tal proposito Hu ha sottolineato che in Cina gli operatori hanno iniziato a lavorare, insieme con i partner industriali, su standard per l’applicazione del 5G in settori come quello siderurgico, dell’energia elettrica o dell’estrazione mineraria del carbone, favorendo così una maggiore diffusione degli standard in questi ambiti. “Sono alcuni dei punti di forza intangibili, oltre alla tecnologia, che saranno cruciali per assicurarsi la competitività a lungo termine nel mercato 5GtoB, pur non fornendo profitti immediati”.

Riflettori sui dispositivi di nuova generazione

Sul fronte dispositivi sarà fondamentale ridurre le barriere all’adozione delle cuffie per raggiungere un punto di svolta nella realtà virtuale. “Occorre apportare migliorie rilevanti sia alle cuffie sia ai contenuti. Per le cuffie, ad esempio, le persone desiderano dispositivi sempre più piccoli, leggeri e convenienti”. E per arricchire l’ecosistema dei contenuti, Hu invita il comparto a “fornire piattaforme cloud e strumenti che semplifichino il loro sviluppo, che da sempre implica numerose difficoltà e costi elevati”.

La partita green

Nel ricordate le stime World Economic Forum – secondo cui entro il 2030 la tecnologia digitale aiuterà a ridurre le emissioni globali di carbonio di almeno il 15% – Hu ha evidenziato che se da un lato  “abbiamo una grande opportunità per aiutare tutti i settori a ridurre le emissioni e migliorare l’efficienza energetica attraverso la tecnologia digitale”, dall’altro. “ dobbiamo riconoscere che il nostro settore si caratterizza per un’impronta di carbonio in continuo aumento e pertanto vanno adottate delle misure di intervento”. Attualmente Huawei sta utilizzando nuovi materiali e algoritmi per ridurre il consumo energetico dei prodotti, oltre ad ammodernare i siti produttivi e ad ottimizzare la gestione dell’alimentazione all’interno dei data center per una maggiore efficienza, ha puntualizzato il presidente.

“Negli ultimi due anni abbiamo assistito a così tanti cambiamenti connessi alla pandemia, alle nuove tecnologie al business e all’economia. Guardando al futuro, mentre il mondo inizia ad affrontare la ripresa, dobbiamo riconoscere le opportunità e prepararci a coglierle con la tecnologia, le competenze e i giusti modelli di business”.

A tal proposito si stima che il traffico dati medio per utente al mese raggiungerà i 600 GB entro il 2030. Tuttavia, se l’efficienza energetica delle reti attualmente in uso dovesse rimanere invariata, il consumo energetico delle reti wireless aumenterà di oltre dieci volte. Sul tema è intervenuto Ryan Ding, Executive Director e Presidente Huawei Carrier Business Group, secondo il quale con l’obiettivo di ridurre del 45% le emissioni di gas serra prodotte dal settore Ict, gli operatori dovranno perseguire l’innovazione in aree come l’alimentazione, la distribuzione, l’utilizzo e la gestione delle reti 5G per realizzarne di più sostenibili e caratterizzate da prestazioni superiori e migliore efficienza energetica.

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