Le minacce cibernetiche “sono destinate a crescere esponenzialmente con lo sviluppo del 5G, con cui la superficie di attacco si amplia in progressione geometrica”. Lo ha detto il Garante della Privacy, Antonello Soro, parlando all’uscita della sua audizione al Copasir. “Va letta in questa prospettiva – aggiunge Soro – la preoccupazione, da noi espressa nei mesi scorsi, per la presenza delle aziende cinesi in questo settore strategico, con i flussi informativi che inevitabilmente ne conseguono”.
Il Copasir sta svolgendo un’indagine conoscitiva sui rischi per la sicurezza nazionale determinati dall’ingresso dei colossi tlc cinesi come Huawei e Zte nel mercato italiano del nuovo standard delle comunicazioni mobili di quinta generazione (5G). “Il Garante – ha spiegato Soro – è stato audito dal Copasir alla luce del nuovo quadro giuridico europeo, ma anche alla luce del nuovo accordo siglato con i Servizi, che valorizza il ruolo dell’autorità ai fini della cybersecurity, in ragione del legame sempre più stretto tra protezione dati e contrasto delle minacce cibernetiche. Minacce che non sono più prevedibili a priori, perché pulviscolari ed in continua evoluzione e che – ha ribadito – cresceranno con il 5G”.
“I rapporti commerciali tra Occidente e Oriente – ha sottolineato il Garante – non possono più prescindere oggi da una cornice di garanzie adeguate, soprattutto sotto il profilo privacy, sulla scia di riforme quali quelle che hanno consentito la conclusione del Privacy Shield con gli Stati Uniti o dell’accordo con il Giappone per lo scambio dei dati”.