Una ricerca commissionata da Vodafone Uk e condotta da Wpi Strategy ha svelato che l’impiego della tecnologia 5G standalone (5G Sa) su scala nazionale può trasformare l’intero sistema dei trasporti stradali e ferroviari generando un impatto positivo su due fronti: gli automobilisti risparmierebbero 2 miliardi di sterline l’anno sul carburante, mentre l’economia britannica riceverebbe un boost da 1 miliardo di sterline grazie alla maggiore produttività sui treni.
Merito della connettività nettamente migliorata resa possibile dal 5G Sa, che, dice lo studio, potrebbe trasformare ogni anno fino a 28,2 milioni di viaggi in treno, dove attualmente i passeggeri non riescono ad essere produttivi a causa della perdita di segnale.
5G, il vantaggio delle reti programmabili
Uno dei vantaggi del 5G è la possibilità di ricorrere a reti di comunicazione programmabili che possono essere gestite tramite software e che consentono modifiche rapide e un controllo flessibile su come funziona la rete e su quali servizi possono essere lanciati.
Si tratta di reti resilienti, efficienti dal punto di vista energetico e garantiscono un’esperienza utente superiore in termini di disponibilità, affidabilità e velocità.
Allo stesso tempo le reti 5G programmabili consentono una connettività più veloce, più sicura e differenziata, che è essenzialmente costituita da livelli di servizio basati sulle priorità che forniscono soluzioni su misura per ogni cliente aziendale o governativo.
Il ruolo delle Api di rete
Insieme alle Api di rete e ad altre innovazioni, le reti programmabili consentiranno ai produttori di riprogettare i processi di produzione, ai rivenditori di utilizzare il cellulare come tecnologia di accesso principale in tutte le sedi e ai servizi di emergenza e di messaggistica disponibili in ogni angolo del globo.
5G Standalone nei trasporti, più produttività per il sistema-Paese
Reti mobili più efficienti sui treni farebbero risparmiare ai pendolari ben 26 milioni di ore l’anno riducendo i ritardi, mentre le imprese del settore logistico riuscirebbe a risparmiare 140 milioni di sterline grazie a percorsi più intelligenti sulle smart road col 5G.
Ancora: il 5G Sa ridurrà i costi dei rimborsi erogati dai gestori dei trasporti ferroviari, per una cifra stimata in almeno 10 milioni di sterline l’anno, grazie a una maggiore puntualità dei treni. La cifra risparmiata potrebbe essere reinvestita in aggiornamenti dell’infrastruttura che, a loro volta, farebbero aumentare l’affidabilità del servizio.
Questi benefici dipendono tuttavia dalla capacità del Paese di coprire l’intero territorio nazionale col 5G standalone.
Sondaggio, il 60% degli utenti pensa che la scarsa connettività danneggia il business
Un recente sondaggio condotto su un campione di 2000 adulti in Regno Unito ha svelato che la maggioranza (60%) ritiene che la connettività inaffidabile danneggia la loro produttività o, in generale, la loro esperienza mobile, anche nell’intrattenimento o nella socializzazione. Da questo punto di vista, lo studio di Vodafone Uk afferma che il 5G Sa migliorerebbe l’experience di 660 milioni di viaggi in treno ogni anno.
Il 51% degli intervistati nello studio ha anche detto che userebbe di più i trasporti pubblici se non ci fossero tanti ritardi.
L’impatto sulle economie del 5G SA
Le aziende, i paesi e le regioni che oggi guidano l’adozione del 5G saranno le potenze economiche e politiche di domani, in quanto faranno la parte del leone nell’innovazione. Proprio come le ferrovie hanno catalizzato l’industrializzazione, le reti mobili di livello successivo rimodelleranno il panorama economico e politico e guideranno una crescita sostenibile.
Gli Stati Uniti e la Cina hanno prosperato nell’economia delle piattaforme di consumo perché sono stati i primi paesi a costruire reti 4G a livello nazionale.
L’India, gli Stati Uniti e la Cina stanno già correndo in avanti nell’era del 5G, insieme a parti del Medio Oriente. La Cina ha già implementato più di 10.000 reti private per digitalizzare le imprese e realizzare enormi guadagni di produttività. E l’India ha raddoppiato i suoi sforzi per il 5G per implementare più di un milione di celle 5G entro un anno.
L’Europa, d’altra parte, è rimasta indietro. E ora si trova di fronte a una scelta che avrà un impatto di vasta portata: continuare sulla sua strada di leader mondiale nella regolamentazione, o iniziare a competere sull’innovazione e sulle tecnologie come il 5G.
Il 2025 anno cruciale per il 5G standalone
ll 2025 si prospetta come un anno cruciale per il 5G, con un focus su reti private e servizi di connessione diretta ai dispositivi (D2D) . Vodafone implementerà e gestirà una rete privata mobile 5G Standalone presso l’Harwell Science and Innovation Campus, vicino a Didcot, in Inghilterra. La telco è stata scelta dal Consiglio della Contea di Oxfordshire per potenziare l’infrastruttura fornendo connettività wireless ad alta velocità, a bassa latenza e ad alta larghezza di band ai laboratori tecnologici, alle startup e agli istituti di ricerca con sede nel campus. Vodafone ha precisato che all’interno del Campus risiedono anche le filiali di Siemens e dell’Esa (European Space Agency), che beneficeranno dunque dei nuovi servizi insieme alle altre organizzazioni attive nella struttura.
In particolare, la nuova rete sbloccherà il pieno potenziale degli oggetti connessi e delle applicazioni Internet of Things, consentendo un migliore controllo in tempo reale dei processi produttivi. Garantirà inoltre una connettività continua e ininterrotta dei dispositivi, anche quando gli utenti si spostano da un edificio all’altro, ad esempio durante le chiamate vocali e video.
Il 5G standalone in Italia
In Italia, operatori come WindTre stanno pianificando il lancio delle reti 5G SA nel 2025, iniziando dalla clientela consumer. L’operatore arancione ha annunciato tramite Leonardo Cotronei, Head of Marketing 5G, M2M, IoT & Data Analytics, intervenuto sul canale YouTube Industria Italiana, che il 5G Standalone o SA, di fatto, è già pronto: manca solamente la fase di “deploy”, poi potrà essere attivato. E questo avverrà nel 2025, prima per la base clienti consumer, poi per quella business.
Tuttavia, la transizione completa richiederà non solo investimenti infrastrutturali ma anche un quadro regolatorio favorevole per sostenere e accelerare l’adozione.
Le potenzialtà del 5G standalone
Come spiega Ericsson sul blog aziendale, l’architettura 5G Standalone prevede che la rete 5G sia in tutto e per tutto autonoma ovvero che possa esistere un terminale 5G connesso ad una rete radio 5G, a sua volta connessa ad una core network 5G senza altri intermediari.
I migliori benefici si avranno nella possibilità di accesso e connettività alle reti, riduzione della latenza, incremento della copertura, sicurezza e anche riduzione dei consumi delle batterie degli smartphone.
Insomma, tutto ciò che è stato ampiamente illustrato nelle sperimentazioni diventerà realtà: dalla medicina a distanza, alla agricoltura computerizzata fino alle fabbriche wireless. Senza contare ovviamente la possibilità di raggiungere prestazioni in download e upload superiori, e una velocità di picco più immediata.
La situazione attuale del 5G standalone in Europa
Secondo i dati dell’Ericsson Mobility Report, a livello mondiale oggi sono circa 50 gli operatori che stanno offrendo a consumatori e imprese servizi basati sul 5G standalone, con casi d’utilizzo in vari ambiti, dall’intrattenimento e grandi eventi all’industria, ai servizi pubblici di sicurezza. Nuove applicazioni si stanno facendo strada anche in Europa: ad esempio, nel porto di Barcellona è in corso un progetto per potenziare le operazioni portuali grazie a una rete 5G SA privata. Ciò nonostante, molti operatori europei sono ancora cauti nell’investire, in particolar modo sulla connettività nella banda media, ovvero la fascia di frequenze che consente prestazioni superiori. Si cerca la “killer application”, ma al contempo non si creano le premesse tecnologiche per poterla realizzare: ad oggi, infatti, nell’area europea il 70% della popolazione è raggiunta da una copertura 5G ma solo il 30% usa le frequenze di banda media.
5G standalone, il caso Madrid
Ericsson ha realizzato uno studio su un contesto urbano, nel quale sviluppare una “zona 5G completa,” esplorando i diversi settori che potrebbero trarre vantaggio dalla disponibilità della connettività 5G SA su banda media.
Lo studio ha costruito il suo modello a partire da un caso concreto: il centro di Madrid, nel territorio compreso entro i limiti della tangenziale M30, che ha una popolazione residente di quasi 1 milione di abitanti e un vivace ambiente imprenditoriale e turistico.
L’analisi ha preso in considerazione le opportunità realizzabili con la connettività 5G SA su banda media tramite un’ampia gamma di servizi per consumatori, imprese e pubblica amministrazione. Si va dal network slicing per l’offerta ai consumatori di connettività differenziata in generale o su specifiche applicazioni (gaming, video…) o in specifici momenti come durante i grandi eventi, all’offerta di network slicing B2B per garantire una connettività più performante alle applicazioni aziendali; dalle soluzioni innovative per servizi B2B2C quali la sanità e le finanze (telemedicina, remote banking evoluto), fino alle opportunità per il settore pubblico di sfruttare una connettività dedicata a favore di servizi educativi, turistici, ed ospedalieri
In sostanza, lo studio ha considerato le esigenze di consumatori e imprese presenti nell’area del centro di Madrid, le strutture e infrastrutture esistenti e le attività o eventi che quella zona ospita ogni anno, ha stimato la base utenti che potrebbe essere indirizzata, ha creato un modello di utilizzo dei servizi e stimato i ricavi differenziali che i Csp potrebbero intercettare, oltre a quelli già legati alla connettività in banda larga mobile in generale.
Vodafone investirà nel 5G, ma serve il merger con Three
“Il rollout del 5G standalone su scala nazionale potrebbe generare un vantaggio di 3 miliardi di sterline l’anno per il Regno Unito grazie a viaggi più efficienti e una migliore produttività”, ha affermato Andrea Donà, chief network officer di Vodafone Uk.
“Tuttavia, senza la fusione Vodafone-Three, il Paese potrebbe perdere l’occasione di un vitale investimento da 11 miliardi di sterline nell’infrastruttura tlc”.
Donà si riferisce all’impegno preso da Vodafone Uk e Three Uk a investire 11 miliardi nelle reti di nuova generazione come parte del loro merger.
Ciò garantirebbe copertura 5G per il 95% della popolazione entro il 2030, e per il 99% entro il 2034. Ma il regolatore della concorrenza di mercato, Cma, ha sollevato dubbi sulla fusione per gli impatti sulla competizione e sui prezzi per i consumatori, pur lasciando aperta la possibilità di un via libera.
Le due Telco, pur dissentendo con le conclusioni dell’autorità, hanno già presentato una serie di concessioni per mitigarne i timori. Per esempio, manterranno le tariffe a 10 sterline o meno per due anni dal completamento dell’operazione per i clienti del brand Smarty e le tariffe per le fasce della popolazione vulnerabili sui brand Smarty e Voxi for Now.
Sul mercato all’ingrosso, la nuova entità fornirà offerte per incoraggiare gli Mvno ad accedere a capacità di rete aggiuntiva.
Vodafone e Three Uk intendono anche estendere i benefici di rete per la concorrente Virgin Media O2 (VmO2) e i clienti Mvno e hanno acconsentito a vendere spettro a VmO2.