SCENARI

5G standard per l’industria del futuro, Prato battezza il competence center

Firmato il protocollo d’intesa fra Regione Toscana, Comune e Fondazione Bordoni. Nasce il primo polo italiano dedicato alla ricerca di soluzioni e servizi centrati sulla nuova tecnologia per spingere la competitività del distretto manifatturiero e del sistema industriale. Focus su tessile e moda

Pubblicato il 16 Lug 2018

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Un centro di competenze Impresa 5G in grado di mettere a disposizione delle Pmi del manifatturiero soluzioni e servizi con la quinta generazione di tecnologie mobili. E’ l’obiettivo del protocollo d’intesa che Regione Toscana, Comune di Prato e Fondazione Ugo Bordoni hanno firmato oggi a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze.

Il Comune di Prato è stato individuato dal Mise come luogo di sperimentazione pre-commerciale del 5G (insieme a Milano, L’Aquila, Bari e Matera) sul quale lavoreranno WindTre e OpenFiber. “In un distretto ricco di imprese manifatturiere – ha spiegato il sindaco di Prato, Matteo Biffoni – il rapporto con le aziende è fondamentale per avviare una sperimentazione estesa a tutta la filiera. L’obiettivo del Comune di Prato è mettere al centro il trasferimento tecnologico in azienda e sfruttare la tecnologia 5G per aumentare la competitività del distretto e del sistema industriale, in particolare nel settore tessile e moda. Prato è l’unica città che avvierà la sperimentazione industriale del 5G collegandola a un sistema industriale fatto di piccole e piccolissime imprese”.

Il progetto concorrerà al bando del Cipe che destina, alle Regioni che ospitano le cinque città pilota, 60 milioni di euro.

“Il progetto del centro di competenze – ha affermato la vicepresidente della Regione, Monica Barni – dovrà sviluppare attività di ricerca industriale per individuare soluzioni sperimentali riferite ai servizi di nuova generazione per applicazioni di tecnologie riconducibili alle tecnologie Impresa 4.0 che operino utilizzando l’infrastruttura 5G. Inoltre si occuperà di promuovere azioni di trasferimento tecnologico alle Pmi manifatturiere, con attenzione particolare alle filiere produttive e alle catene di sub-fornitura dei settori del tessile, della moda e delle imprese della filiera audiovisiva e cinematografica. Per tutto questo collaborerà anche con organismi di ricerca regionali, nazionali ed europei”.

La Regione, ha aggiunto l’assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo, “è da tempo impegnata nella qualificazione e potenziamento del sistema del trasferimento tecnologico nel quadro della strategia regionale Impresa 4.0 e sostiene le infrastrutture che si occupano di queste attività”, e il partner con cui viene avviata la collaborazione, la Fondazione Ugo Bordoni, “è di primario livello e ha fatto la storia della ricerca nelle telecomunicazioni di questo paese”. La Fondazione Bordoni dal canto suo “è orgogliosa di dare il proprio contributo – afferma il direttore Alessio Beltrame – per un progetto altamente innovativo che riteniamo possa portare a risultati importanti e che potrà diventarmodello anche per altri territori”.

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