Reti 5G, il Governo britannico apre “a metà” le porte a Huawei. Il gruppo cinese potrà partecipare alla realizzazione delle infrastrutture di nuova generazione, ma limitatamente alle componenti non core (come i ponti radio). La notizia, non ancora ufficiale, viene anticipata oggi dal Daily Telegraph precisando che la decisione è stata presa dal National Cyber Security Center presieduto dal primo ministro Theresa May dopo mesi di analisi da cui era emerso qualche allarme, ma solo parziale, sul rischio di esporsi a potenziali forme di cyber intrusione cinesi.
E’ questo il compromesso finale nel braccio di ferro Usa-Cina sulle tecnologia di nuova generazione. Donald Trump aveva chiesto l’esclusione di Huawei dalla costruzione dei nuovi network ai Paesi “alleati” del Five Eyes (il sistema di cooperazione d’intelligence di cui fanno parte, oltre agli UK, Australia, Canada, Nuova Zelanda).
L’accordo, secondo gli analisti, potrebbe fornire un modello “soft” di cooperazione con la Cina anche agli altri Paesi dell’alleanza.
Positiva la reazione di Huawei: “Accogliamo con favore la notizia: in attesa dell’annuncio ufficiale continueremo a collaborare con il governo e l’industria fornendo test sulla sicurezza della rete”.
L’accordo arriva nel momento in cui Philip Hammond, cancelliere dello Scacchiere, si prepara a recarsi in Cina per promuovere la partecipazione della Gran Bretagna all’iniziativa Belt and Road di Pechino.
Rimangono critici alcuni ministri e funzionari della security, tra cui Gavin Williamson, segretario alla Difesa, per l’impatto sulle relazioni del Regno Unito con Washington. “Molto complicata la definizione di core e non-core con il 5G“, ha aggiunto.
Così come, secondo Tom Tugendhat, presidente della commissione per gli affari esteri della Gran Bretagna, “consentire a Huawei l’accesso all’infrastruttura 5G del Regno Unito indurrebbe gli alleati a dubitare della nostra capacità di mantenere i dati al sicuro”.
La decisione delinea una strategia britannica che punta a mantenere la tecnologia Huawei lontana dal cervello della rete, pur utilizzandola nelle parti meno sensibili del “sistema nervoso”. L’infrastruttura principale contiene l'”archivio” di informazioni sensibili come la fatturazione e i dettagli del cliente. Gli elementi non essenziali sono le antenne e le stazioni di base su alberi e tetti, e apparecchiature di trasmissione che secondo le Tlc sono “passive” in quanto i dati passano semplicemente e non possono essere compromessi.