Parte oggi in Spagna l’asta 5G. Verranno battute frequenze nella banda 3,6-3,8 Ghz a favore degli operatori di telefonia mobile. I quattro player principali – Movistar, Vodafone, Orange, Masmovil – si contenderanno un totale di 200 Mhz con licenze ventennali. I lotti sono ognuno di 5 Mhz e vengono venduti a un prezzo di almeno 2,5 milioni l’uno.
L’asta – elettronica – prevede lanci simultanei successivi fino alla dichiarazione del vincitore. I risultati saranno comunicati alla fine di ogni sessione sul sito del ministero dell’Economia.
Secondo il piano della Spagna a ciascun operatore è consentito acquisire non più di 120 MHz nella banda 3,4-3,8 GHz. Telefonica, Orange e Masmovil sono già in possesso di 40 MHz ciascuno nella banda 3,4-3,6 GHz e possono quindi competere per un massimo di 80 MHz ciascuno. Vodafone, non avendo frequenze inquella banda, può fare un’offerta per 120 MHz.
La banda 3,4-3,8 GHz viene considerata chiave per il lancio di successo dei servizi 5G e sarà in grado di fornire velocità di trasferimento dati di 1-3 Gbps in aree urbane dotate di celle di piccole dimensioni.
L’Itu considera necessario, per un servizio di qualità, un minimo di 100MHz di spettro. Telefonica, Vodafone e Orange hanno già 135 MHz nelle bande 1.8 GHz, 2.1 GHz e 2.6 GHz.
Il piano prevede che i vincitori paghino paghino un ventesimo del prezzo in anticipo e il saldo in rate annuali per tutta la durata della concessione.
La banda 700Mhz sarà liberata nel 2020: due anni prima dell’Italia.