Le prove generali dell’alleanza tra Telia, Intel ed Ericsson sul 5G si sono svolte in due use case molto differenti tra loro: i servizi a bordo delle navi da crociera della compagnia Tallink e il controllo da remoto di una ruspa utilizzando la realtà virtuale. Nel primo, sui mezzi della compagnia di navigazione estone è stato messo alla prova il throughput del nuovo standard, la capacità cioè di fornire un servizio di alta qualità per le connessioni mobili delle centinaia di passeggeri ospitati a bordo. Nel secondo si è voluto verificare come sia possibile, grazie alle performance di alto livello della rete, ad alta velocità e bassa latenza, tramite l’utilizzo della realtà virtuale, comandare a distanza un mezzo pesante come un escavatore. Il conducente, in una cabina di guida ricreata nel chiuso di una stanza, è riuscito a manovrare il mezzo – che invece era su campo – seduto su una sedia a grande distanza dalla ruspa. Una prova che ha evidenziato le grandi opportunità del 5G anche per la sicurezza sul lavoro. Terminata questa prima fase, le tre società hanno annunciato l’avvio di una sperimentazione sul campo, entro il 2018, in tre centri urbani dell’Europa Nord Orientale: Helsinki, in Finlandia, Tallinn in Estonia, città che proprio oggi ospita il digital summit dei capi di Stato e di governo dell’Unione europea, e Stoccolma in Svezia, città che fu anche la culla del 4G. Si tratta dei tre mercati in cui Telia gioca un ruolo da protagonista tra gli operatori Tlc, e dove vuole rafforzare la propria leadership stringendo accordi con due giganti dei chipset e dei network, come Intel ed Ericsson, per farsi trovare in prima fila in vista dell’entrata in vigore del nuovo standard mobile a partire dal 2020.
“Vogliamo essere tra i primi al mondo a portare il 5G ai nostri utenti – afferma Kirke Saar, Chief technology officer di Telia Estonia – Puntiamo a realizzare nuovi use case, che dipenderanno dalle partnership che riusciremo a stringere, per dimostrare cosa il 5G può fare nel futuro. Ovviamente in questo percorso non possiamo procedere da soli, ma abbiamo bisogno di scambiare esperienze e conoscenze con partner che vengono da altre industry: abbiamo soluzioni e copertura, ora è il momento di collaborare. E’ arrivato il momento di portare la rivoluzione tra i nostri utenti: il 5G non è una nuova rete, ma un nuovo modo di pensare le telecomunicazioni e i servizi”.
“In questo campo l’industria ha fatto progressi incredibili – sottolinea Per Arvinger, Head of customer unit northern and central Europe di Ericsson – E’ importante esserci, e avere l’opportunità di testare sempre nuovi use case. Tra i principali vantaggi del 5G c’è la possibilità di avere più throughput, la bassa latenza, che consente il controllo e la risposta ai comandi in tempo reale, il network slicing, quindi la possibilità di usare la rete a seconda delle necessità, in una sorta di modello on demand. E’ una tecnologia che aiuterà la trasformazione digitale della società, delle imprese e dei servizi pubblici. Per esplorare a fondo le sue potenzialità oggi è fondamentale stabilire collaborazioni con gli altri attori dell’ecosistema che consentiranno di sviluppare in prospettiva nuovi servizi e nuovi prodotti. Gli use case non sono più accademia, ora le tecnologie sono mature”.
“Siamo a un punto di svolta importante per la ‘mobile intelligent connected society’ – aggiunge Asha Keddy, vice president and general manager of next generation standards di Intel Communications and Devices Group – Grazie al 5G possiamo verificare le prime esperienze d’uso del 5G e le possibilità che si apriranno per i diversi segmenti dell’industria. Quello attuale è un momento cruciale per consolidare gli standard. Implementare sempre nuove possibilità di utilizzo è importante per il business, ma anche dal punto di vista culturale, perché aiuta le persone a prendere confidenza con i nuovi servizi. Intanto c’è molto da fare anche sulla rete, dove ‘è bisogno di un flusso di dati attaverso la rete, il cloud e i device. Questa collaborazione con Telia ed Ericsson è fondamentale, perché per ottenere un risultato in questo campo è necessario lavorare tutti insieme mettendo reciprocamente a disposizione le nostre competenze”.
“A bordo delle nostre navi utilizziamo diverse tecnologie di connessione, dal 3G alla fibra – spiega Rait Prits, network administrator di Tallink e responsabile del progetto 5G – ma le aspettative dei nostri utenti stanno crescendo rapidamente: vogliono sentirsi a bordo come in tutti gli altri posti, con le stesse possibilità di rimanere connessi e di utilizzare i servizi che viaggiano sulla rete mobile, soprattutto nell’intrattenimento. Il progetto 5G per noi è perfetto per dare l’opportunità ai passeggeri di testare le nuove tecnologie, e ci sta fornendo dati importanti che serviranno per tarare i nostri servizi del futuro”.