Asta 5G, in Germania è già scontro Governo-Tlc

Rilasciata dal regolatore tedesco la prima bozza della procedura di gara che lo Stato vuole chiudere entro il 2018. Ma le telco alzano le barricate: no a operazioni “succhia-risorse”

Pubblicato il 31 Gen 2018

5g-standard

Asta 5G in Germania, è già scontro Governo-operatori Tlc. L’Agenzia federale delle reti – il regolatore tedesco – ha rilasciato la prima bozza della procedura di gara. In ballo l’assegnazione dei diritti di uso di 60Mhz di spettro “appaiato” nella banda 2 Ghz e di 300 non abbinati in quella 3,6 Ghz. I player hanno tempo fino al 28 febbraio per dire la loro: ma devono far presto. Il governo punta a chiudere l’asta entro il 2018.

In realtà sulla proposta è già polemica. Non differenziandosi dai “colleghi” di tutta Europa, gli operatori di Tlc tedeschi mettono sotto accusa l’Agenzia sostenendo che si tratterebbe di una gara succhia-sangue: toglierebbe ai player le risorse necessarie per investire nelle stesse reti 5G. Il Governo tedesco ha già annunciato di voler reimpiegare i soldi che verranno incassati con le aste per spimgere sulla rete nazionale a banda ultralarga.

Le telco sventolano sotto il naso del governo i conti pagati finora: una media di 8,5 miliardi di euro per le frequenze UMTS nel 2010. In tutto  oltre 60 miliardi di euro sono finiti nelle casse dello stato tedesco negli ultimi 17 anni a seguito di queste aste, ha detto Markus Haas, Ceo di Telefonica Deutschland. Secondo Haas i piani della Federal Network Agency questa volta “non funzioneranno” con un’asta competitiva pretendendo poi che le stesse imprese investano nella costruzione di una rete mobile nelle aree rurali. Insomma, chiede Deutsche Telekom, almeno la base d’asta non sia definita sulla base di un mero “calcolo politico”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!


Aziende


Canali

Articoli correlati