Alla fine del decennio il 5G diventerà la tecnologia mobile dominante: lo rivelano le nuove stime diffuse da Gsma Intelligence nello studio “The mobile economy” (SCARICA QUI IL REPORT COMPLETO), secondo cui il 5G rappresenterà oltre la metà (51%) delle connessioni mobili entro il 2029, salendo al 56% alla fine del 2030.
La tecnologia mobile di quinta generazione avanza col vento in poppa e si dimostra lo standard mobile con la più rapida diffusione: ha superato un miliardo di connessioni alla fine del 2022, salendo a 1,6 miliardi alla fine del 2023. Entro il 2030 sono previste 5,5 miliardi di connessioni.
Le opportunità di settore sono guidate dagli sviluppi nel 5G standalone, nel 5G-advanced, nell’Iot e nell’intelligenza artificiale aziendali.
I numeri del 5G, le reti private e l’industrial Iot
A gennaio 2024, 261 operatori in 101 paesi avevano lanciato servizi 5G commerciali e più di 90 operatori provenienti da 64 mercati stanno lavorando sui roll-out. Dei 261 servizi 5G commerciali disponibili, 47 sono forniti da reti 5G standalone (Sa), con ulteriori 89 implementazioni pianificate a breve termine che trarranno vantaggio dallo slicing di rete, dal supporto per le comunicazioni ultra-affidabile a bassa latenza e dall’architettura di rete 5G Sa semplificata.
La crescita delle reti 5G Sa attive e il supporto migliorato per le reti private e dedicate, sosterranno un numero enorme di dispositivi connessi e contribuiranno a realizzare progetti diffusi di Iot aziendale.
I dati di Gsma Intelligence (Gsmai) mostrano che il segmento aziendale ora conta 10,7 miliardi di connessioni Iot (rispetto a 10,5 miliardi di connessioni consumer) e questo slancio dovrebbe continuare, con connessioni aziendali che che raddoppiano a 38,5 miliardi entro il 2030. Gli smart building e lo smart manufacturing rappresentano rispettivamente il 34% e il 16% del totale delle connessioni aziendali.
5G-advanced catalizza gli investimenti
Oltre al 5G Sa, la disponibilità del 5G-advanced con la 3Gpp Release 18 è considerata da Gsma Intelligence un’altra pietra miliare sul percorso evolutivo del 5G per le connessioni IoT, che catalizzerà nuovi investimenti 5G per tutto il 2024 e il 2025.
I dati di Gsmai mostrano che oltre la metà degli operatori prevede di iniziare a distribuire 5G-advanced entro un anno dalla disponibilità commerciale delle soluzioni 5G-advanced, guidate da casi d’uso prioritari come i servizi multicast 5G e il supporto Iot a basso costo.
Ai e boom dei dati: servono nuove reti
Gsmai prevede un aumento di quattro volte del traffico di dati mobili da qui al 2030 e l’espansione della copertura e della capacità 5G svolgeranno un ruolo di primo piano nel rispondere a questa domanda, mostrando l’importanza di continui investimenti infrastrutturali. Si prevede che il traffico mensile di dati mobili globali per connessione crescerà da 12,8 GB nel 2023 a 47,9 GB nel 2030.
Anche il crescente uso dell’intelligenza artificiale generativa o GenAi (il 56% degli operatori sta attualmente testando applicazioni) probabilmente alimenterà anche questa crescita. Le applicazioni che fanno da traino per la domanda sono l’uso di chatbot con GenAI per il servizio clienti e la continua crescita dei contenuti video e musicali generati dall’intelligenza artificiale.
I nuovi casi d’uso e la monetizzazione per le telco
“Il successo iniziale del 5G è stato guidato dal miglioramento della banda larga mobile (Embb) e dai requisiti di traffico di rete ad essa correlati”, osserva Peter Jarich, direttore di Gsmai. “Tuttavia, mentre la domanda dei consumatori continuerà la sua traiettoria, ora stiamo vedendo dei casi d’uso che vanno oltre i requisiti consumer. Le opportunità adesso sono evidenti in aree come la monetizzazione delle Api e il 5G RedCap per l’Iot aziendale, il tutto supportato dalle reti 5G-advanced e 5G Sa. Il 5G Sa realizza a pieno le promesse del 5G, in particolare le capacità di slicing, bassa latenza e supporto all’Iot aziendale”.
Nuovi casi d’uso forniranno nuovi flussi di entrate per gli operatori, secondo Gsmai, rendendo importante la strategia per il billing, dove Gsma ha elaborato, insieme ai suoi membri, tra cui At&tt, Deutsche Telekom, Swisscom e Vodafone, il nuovo standard Billing and charging evolution (Bce) per sostituire il Tap o Transferred account procedures.
Inoltre, l’esposizione alle Api di rete offre agli operatori un’altra via per massimizzare i rendimenti sui loro investimenti 5G e generare entrate oltre l’approccio tradizionale di vendita di servizi di connettività. In questo ambito Gsma Open Gateway consente agli operatori di sfruttare il potenziale delle nuove funzionalità integrate nelle reti 5G. Nei 12 mesi dal lancio, 47 gruppi di operatori mobili – che rappresentano 239 reti mobili e il 65% delle connessioni globali – si sono ora impegnati a esporre le loro Api di rete tramite Camara, il progetto open source della Linux Foundation.