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Banda ultralarga, upgrade per il Piano isole minori: serve più connettività



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Infratel dà il via alla consultazione per un secondo intervento a causa della limitata capacità delle reti di backaul che ostacola la diffusione del 5G e delle infrastrutture fisse a 1 Giga. Deadiline: 12 novembre

Pubblicato il 10 ott 2024



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Secondo capitolo per il Piano Isole Minori finanziato e promosso dal Dipartimento della trasformazione digitale con un investimento di oltre 45 milioni di euro del Pnrr, attuato da Infratel e realizzato da Elettra Tlc in qualità di operatore aggiudicatario. I cantieri sono partiti a novembre 2023 e l’obiettivo è fornire connettività adeguata a 21 isole minori, che sono ad oggi caratterizzate da un alto livello di divario digitale causato dalla limitata capacità delle reti di backhaul disponibili, con ponti radio o cavi obsoleti, per il collegamento alle dorsali ottiche della penisola italiana.

Accelerare la roadmap

Ma nel corso di quest’anno è emerso un fabbisogno aggiuntivo. Di qui l’avvio della consultazione da parte di Infratel per un secondo intervento che possa consentire di accelerare la roadmap. La consultazione è aperta fino al 12 novembre.

Il Piano Isole Minori

Tramite la posa di cavi ottici sottomarini e terrestri il Piano consente di abilitare moderni servizi digitali per le imprese, i cittadini e le PA locali, attraverso la diffusione dei servizi a banda ultra larga, dei servizi di connettività mobile e, in prospettiva, dei servizi basati sulla tecnologia 5G. Il finanziamento interessa 21 isole delle regioni Lazio, Puglia, Sicilia, Toscana e Sardegna, di cui il 62% si trova in Sicilia. Le isole interessate sono Capraia, Levanzo, Marettimo, Vulcano, Lipari, Salina, Filicudi, Alicudi, Panarea, Stromboli, Pantelleria, Linosa, Lampedusa, Ustica, Ponza, Ventotene, Santo Stefano, San Pietro, Asinara, San Nicola, San Domino.

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