Intervenendo alla tavola rotonda “Nuovi servizi per le Telco”, Antonio Capone, professore ordinario di Telecomunicazioni al Politecnico di Milano, ha posto l’accento sulle sfide che gli operatori Telco dovranno affrontare per giocare un ruolo da protagonista nel nuovo ecosistema 5G. Questo sarà, infatti, caratterizzato da una pluralità di ambiti di intervento e attori con esigenze diversificate tali da richiedere un elevato grado di flessibilità e agilità relativamente alla definizione e all’erogazione dei nuovi servizi digitali. Ad esempio, nel quadro delle Pmi italiane non è detto che gli operatori Telco con i loro processi rigidi rappresenteranno la scelta migliore per la fornitura di efficienti servizi 5G. Anche in ambito IoT, il fatto che, prima delle soluzioni definite dalle Telco, come il Narrow Band IoT, si siano sviluppati i sistemi LoRa ad opera di altri player, è sintomatico del nuovo corso in via di definizione.
E’ necessario, quindi, che le Telco abbraccino il nuovo e allargato ecosistema 5G cambiando paradigma in termini organizzativi e aprendosi alla cooperazione con start-up e community di developer. Sul versante tecnologico, questa necessaria agilità operativa sarà agevolata in maniera rilevante dalla presenza nativa di abilitatori quali network slicing, context based networking e separazione della gestione della segnalazione e del traffico dati degli utenti.
In conclusione, il docente ha evidenziato che, diversamente dagli Ott, aspetti importanti come quelli relativi alla sicurezza e alla tutela delle informazioni personali rappresentano uno dei tratti distintivi su cui le Telco potranno far leva nel costruire la loro offerta di servizi connotandosi di fatto come Trusted Partner per gli utenti finali e aggredire così una componente sempre più rilevante della nuova catena del valore legata ai prossimi servizi digitali.