TALLIN DIGITAL SUMMIT

Europa digital continent, ecco la road map. Ratas: “Campioni di innovazione”

Pubblicate le conclusioni del summit di Tallinn, il primo ministro estone: “Digital single market entro il 2018”. Al centro della sfida web tax, reti in fibra, Industria 4.0, neutralità delle piattaforme, cybersicurezza, investimenti

Pubblicato il 06 Ott 2017

Mercato unico digitale entro il 2018. E’ il primo obiettivo nella strada verso il Digital Content in cui vuol trasformarsi l’Unione Europea. Una roadmap ambiziosa che passa per web tax, copertura in fibra ottica e liberazione di nuovo spettro per il 5G, ecosistemi per le startup, un’agenzia europea per gli investimenti nelle innovazioni disruptive, data center europei, coordinamento sovranazionale della cybersicurezza, insegnamento universale delle digital skills, revisione delle norme su concorrenza e fisco per le imprese del digitale: questi i pilastri della strategia per fare dell’Europa lo spazio ideale per l’innovazione discussa al Tallinn Digital Summit dello scorso 29 settembre e di cui il primo ministro estone Juri Ratas ha pubblicato oggi le conclusioni. Per passare all’attuazione delle misure necessarie, gli ambasciatori dei 28 hanno concordato oggi che si terrà il 24 ottobre a Lussemburgo il Consiglio Ue straordinario Telecomunicazioni.

Sul fronte webtax, Ratas conferma l’impegno a “un cambiamento globale delle regole di tassazione e all’adattamento dei nostri sistemi fiscali per assicurare che i profitti generati in modo digitale nell’Unione europea siano tassati laddove è creato il valore”. Per questo, come concordato sia a livello di istituzioni Ue che di capi di stato e di governo, “sono necessarie ulteriori discussioni sulle modalità per stabilire un tale sistema”.

L’Unione europea dovrebbe potenziare i suoi investimenti in ricerca e sviluppo e rivolgere le politiche industriali a stimolare e assistere la trasformazione digitale dell’industria. Questo include la creazione di grandi data center per la gestione dei dati in Europa e di ecosistemi per favorire e sostenere l’innovazione disruptive: anzi, l’Ue dovrebbe considerare l’istituzione di un’agenzia ad hoc per gli investimenti ad alto rischio ma ad altissimo potenziale. L’Europa, sottolinea il premier estone, vuole essere raggiungere una strategica autonomia nel risolvere le grandi sfide del futuro; ciò include la diffusione di reti di comunicazione fisse con fibra ottica e l’adozione della tecnologia mobile 5G: Ratas chiede una roadmap ambiziosa per l’implementazione di qui al 2025, sempre in coordinamento tra tutti gli stati Ue e includendo tempi certi per la liberazione delle frequenze.

Il primo ministro estone ha anche affermato che i paesi dell’Unione europea devono rendere più efficiente l’utilizzo di strumenti digitali nella pubblica amministrazione: completare il percorso che porta governi e PA nell’era digitale significa migliorare i servizi pubblici rivolti a cittadini e imprese, promuovere l’innovazione e risparmiare sui costi.

Un’altra area che richiede azione immediata è la sicurezza nel cyberspazio: l’obiettivo, ha indicato Ratas, è di fare dell’Europa un leader globale della cybersecurity nel 2025 affinché si consolidi la fiducia degli utenti del mondo digitale e la protezione di dati personali e proprietà intellettuale ma si preservi un modello di Internet libero con un libero flusso di dati. L’Ue ha bisogno di un approccio collettivo, con standard tecnici e di gestione delle operazioni condivisi e risposte alle crisi che devono essere coordinate.

I leader dell’Ue a Talliin hanno sottolineato il desiderio di rendere l’Europa uno spazio ideale di sviluppo per aziende e innovatori dell’era digitale. Completare il Mercato unico digitale nel 2018 è il primo traguardo ma bisogna poi proseguire incentivando nuove forme di imprenditorialità, startup e scaleup, puntando sulla neutralità delle piattaforme tecnologiche e creando un level playing field per le Pmi. Le regole sulla concorrenza e sul fisco andranno ripensate: Ratas ribadisce che le imprese che operano in Europa devono pagare le tasse nei paesi in cui generano i loro profitti. Per questo, come concordato sia a livello di istituzioni Ue che di capi di stato e di governo, “sono necessarie ulteriori discussioni sulle modalità per stabilire un nuovo sistema”.

Per portare l’Ue alle frontiere dell’innovazione è necessario anche preparare le persone e i lavoratori al cambiamento. La digitalizzazione esige competenze nuove e che si aggiornano costantemente: le digital skills sono il nuovo alfabetismo, dice il premier estone, e andrebbero insegnate universalmente proprio come si insegna a tutti i bambini a leggere e scrivere. L’economia digitale offre enormi opportunità ai giovani e crea professioni nuove, ma gli stati dell’Ue devono impegnarsi a promuovere le competenze digitali e a difendere modelli sociali che garantiscano pari accesso e equità, scongiurando gli effetti negativi della diffusione dell’automazione e assicurando che le libertà e i valori su cui l’Europa è fondata siano declinati nell’era digitale.

Le conclusioni del Tallinn Digital Summit, il primo mai dedicato ai temi del digitale, sono state ora formalizzate per essere discusse e integrate nel prossimo vertice Ue formale del 19 e 20 ottobre. Intanto oggi a Tallinn i ministri dei 28 più Norvegia, Svizzera, Islanda e Liechtenstein hanno firmato un’ulteriore dichiarazione sull‘e-government, dove hanno fissato gli obiettivi comuni per i prossimi cinque anni stabilendo una direzione di sviluppo dell’innovazione sia a livello nazionale che paneuropeo.

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